
Una guida alla visita di Siviglia, la città con la tomba di Colombo, dai monumenti più famosi alle tapas.
La visita di Siviglia sintetizza la visita dell’Andalusia, perché ne riassume molto bene le caratteristiche. Rispetto a Cordova o Granada è stata molto più “spagnolizzata” dopo la riconquista da parte dei sovrani di Castiglia e Aragona, avvenuta ai tempi di Colombo.
Cominciamo.
La città attira molti turisti per la sua atmosfera né troppo vivace, né troppo poco. Le serate estive non finiscono mai e si può girovagare fino a tardi, insieme a turisti e gente del luogo, che si fermano a conversare davanti e dentro ai tanti locali. Ecco, il fascino di Siviglia è proprio in questo clima piacevole, allegro, sereno.
Non c’è angolo del centro o del Barrio de Santa Cruz che non ti metta a tuo agio. Gente che ride, che scherza, tifosi a guardare la partita, turisti che si divertono ad assaggiare le famose tapas. Famose senza essere nulla di preciso. Le tapas sono infatti mini porzioni di quello che si vuole. Se ne prova una in un locale, poi un’altra nella strada vicina e poi ci si ferma a bere una birra o del buon vino, seduti o anche in piedi davanti a un’altro locale.
Provate anche le friggitorie che servono i passanti. Assaggerete un’ottima frittura a prezzi modici. A volte ci sono tavolini dove ci si può sedere a mangiare cibo di un locale e bere una birra del locale accanto. Siviglia è questo: una città dove non si ha mai voglia di andare a letto e soprattutto di partire. Nei fine settimana estivi, nelle vie del centro, capita di sentire gente che si diverte anche fino a tarda notte. In Inghilterra chiamerebbero la polizia. Qui nessuno ci fa caso e personalmente non ho mai perso il sonno.
Visita di Siviglia: i luoghi più famosi.
Di monumenti famosi la città è certamente ricca e sono tutti da considerarsi imperdibili. D’altronde è il centro più importante di tutta l’Andalusia e non potrebbe essere altrimenti.
La cattedrale.
Nella visita di Sivilgia non può mancare il monumento più famoso della città: la cattedrale. Enorme e maestosa, rappresenta la riappropriazione dei cristiani sui territori appartenuti all’Islam. Dell’antica moschea, che vi si trovava prima, rimane la Giralda, la torre minareto, che infatti ricorda quella della Mezquita di Codova.


Tomba di Cristoforo Colombo.
All’interno della cattedrale è d’obbligo fermarsi ad ammirare la tomba di Cristoforo Colombo, che poi tomba non è, perché le spoglie contenute nel sarcofago non sono le sue. Destino di molti grandi personaggi del passato, vedere le proprie spoglie contese, trafugate, scambiate, perse e ritrovate. Quelle di Colombo non si sa dove siano e a me piace pensare che siano rimaste in qualche angolo sconosciuto di una isola caraibica. Cosa che è tutt’altro che da escludersi. Il monumento riveste prevalentemente il ruolo di ringraziamento del grande navigatore da parte dei quattro regni di Spagna: Aragona, Castiglia, Leon e Navarra, rappresentati dalle quattro figure che sorreggono il feretro.
La Giralda.
La cattedrale merita una visita prolungata per i tanti tesori che vi sono custoditi. Salite anche sulla Giralda, fino alla cella campanaria, per ammirare la città dall’alto (90 m), da un punto privilegiato. Nel complesso mi affascina maggiormente la Mezquita di Cordova, ma questo è comunque un monumento imperdibile di Siviglia e il tempo impiegato è assolutamente ben speso. La torre è rimasta simile all’originale minareto e ne mantiene l’aspetto. La parte superiore della cella campanaria però, è stata aggiunta nel XVI secolo. Sulla sommità potete vedere El Girardillo, ovvero la banderuola segnavento.
Altre cose da vedere della cattedrale.
Non dimenticatevi ammirare il Coro, posto al centro dell’edificio. Poi la Capilla Mayor, con la sua grandissima pala d’altare. La Sacrestia de los Calices, con un dipinto di Goya. La Sacrestia Mayor, con le chiavi della città, consegnate a Ferdinando III nel 1248.
Adiacente alla cattedrale c’è il Patio de los Naranjos, il cortile pieno di piante di arancio che sbocca nella bellissima Puerta del Perdon, anc’essa dal classico stile arabo.
La visita della cattedrale.
Un problema della visita della cattedrale di Siviglia è che rappresenta l’attrazione principale della città e quindi non ci sarete solo voi. Oltretutto il numero di turisti è assai maggiore di quelli che si trovano a Cordova o Granada (eccetto l’Alhambra, dove però si prenota in anticipo). Insomma se ci capitate in alta stagione e magari nel fine settimana probabilmente dovrete fare una bella fila.
Ad aggravare la situazione c’è il fatto che in estate Siviglia, come tutta l’Andalusia, è molto calda. Trovarsi in coda per tempi prolungati sotto il sole estivo può essere molto pesante. Capisco che per molti le ferie siano obbligate, ma vista la relativamente contenuta distanza dall’Italia, consiglio di andarci nelle mezze stagioni. Primavera e autunno per tutta l’Andalusia sono periodi ottimali e in fondo basta anche un fine settimana.
Quando si è in coda si trovano turisti di molte parti del mondo e si sentono diverse lingue. L’ultima volta che mi sono trovato lì, mentre ero in coda, una signora namibiana mi ha chiesto se venivo anch’io dalla Namibia. Non capivo come l’avesse potuto pensare, finché mi ha indicato il cappellino che avevo in testa. Me lo sono tolto e mi sono ricordato che lo avevo comprato anni prima, proprio in Namibia e aveva in bella mostra il nome di quel paese.
L’Alcazar.

Altro luogo imperdibile nella visita di Siviglia è l’Alcázar, ex sede di diversi regnanti spagnoli ma, come quasi tutti i monumenti dell’Andalusia, costruiti su precedenti edifici arabi. In questo caso le ripetute sovrapposizioni di stili e gli adattamenti alle preferenze dei diversi regnanti, lo hanno reso un po’ confuso. Infatti devo dire che il luogo è uno di quelli dove, se non ci si informa bene prima e durante la visita, si rischia di uscire e non sapere cosa si è appena visto.
Di fatto comunque fra queste mura sono passati numerosi importanti personaggi spagnoli del passato. Consiglio una lettura della storia del luogo e delle descrizioni dei vari ambienti che compongono il palazzo. Non perdetevi i giardini, soprattutto quelli che mantengono le caratteristiche del periodo arabo. Sono un ottimo luogo per rilassarsi e riposarsi dopo molto camminare.
Se avete bambini, che saranno probabilmente annoiati durante la visita, troveranno un buon motivo di svago nei labirinti realizzati con le siepi.

La Torre del Oro.
A sud del centro ci sono alcuni monumenti della città che meritano la visita. Andateci di mattina, perché si deve camminare un po’ e l’aria più fresca è sempre preferibile. Fermatevi a vedere la Torre del Oro, vicino al Guadalquivir. Risalente al XIII secolo. Faceva parte delle mura cittadine e pare che avesse la cupola appunto fatta d’oro.
Plaza de Toros.
Non distante c’è la Plaza de Toros, che si può visitare. Personalmente ritengo la Corrida una spettacolo incivile e di sicuro faccio il tifo per il toro (lo dico sul serio). Ciononostante questa è una delle più belle e antiche della Spagna e merita una visita guidata.
Prima di portarvi nell’arena potrete ripercorrere i locali interni esattamente come fanno i toreri prima dell’esibizione, compresa la piccola cappella dove si fermano a pregare, invocando protezione. Il modellino in scala, che si trova nel piccolo museo che si incontra all’inizio della visita, consente di ben comprenderne la struttura.
Plaza de España.

Sempre vicina, ma dalla parte opposta c’è la maestosa Plaza de España. Comprendendo i giardini antistanti è un complesso enorme. Non ha nulla del fascino delle vie del centro, ma non potete non andarci durante la vostra visita di Siviglia. Costruita nel periodo precedente l’esposizione del 1929, vuole rappresentare tutta la Spagna. Tutta la zona è di recente costruzione, molto grande e fa camminare molto. Però ci si può rilassare nei giardini, dove i numerosi alberi creano un po’ di ombra, che in estate non guasta. Anche qui i bambini possono trovare un po’ di svago.
Casa de Pilatos.
Se avete tempo visitate la Casa de Pilatos in calle Aguilas. Bellissimo edificio del XVI secolo, mescola diversi stili architettonici, fra i quali primeggia quello arabo. Nella mia prima visita di Siviglia esitai sulla decisione di andarlo a vedere oppure no. Essendo solo una dimora della nobiltà, viene da ritenerlo di scarso interesse. Invece l’ho trovato un ambiente molto ben studiato. Un luogo affascinante ed estremamente gradevole. Invidio un po’ chi tutt’ora ci abita.

Altre cose da fare.
Per completare la vostra visita di Siviglia non dimenticate il piacere di passeggiare e fermarsi a provare alcune tapas. Per farlo va benissimo tutto il centro della città. Io personalmente preferisco il Barrio de Santa Cruz. Anche se è molto turistico, lo trovo il più piacevole da girare. Non dimenticatevi di passare per la caratteristica Plaza Patio de Banderas e di fare una foto con la Giralda sullo sfondo.
Se viaggiate con bambini, i luoghi dove si possono divertire, anche per riprendersi dal caldo, sono i giardini dell’Alcazar e quelli di fronte a Plaza de Espana. Soprattutto nei primi, saranno portati a giocare, correndo nel groviglio di siepi. Oppure c’è l’Isla Magica, il parco giochi di Siviglia, situato sull’Isla Cartuja, che andrà bene soprattutto d’estate.
Vi ricordo però che sarebbe meglio non andare nei mesi più caldi. La memoria mi va a un agosto a Siviglia. Procedevo studiando mentalmente dove camminare per ridurre il tempo in cui mi sarei trovato sotto il sole diretto.
Aspetti pratici.
Pasti.
Riguardo al mangiare, come ho già scritto, meglio non concentrarsi su un locale piuttosto che un’altro e dividere l’esperienza fra diversi. A Siviglia tutto avviene un po’ “all’aperto” ed è facile capire se ci troveremo bene anche prima di entrare. Io mi sono divertito a prendere una frittura alla Freiduria Puerta de la Carne, all’incrocio fra calle Cano y Cueto e Puerta de la Carne. Te la consegnano nel classico cono di carta e te la puoi mangiare sedendoti nei tavolini all’aperto.
Pernottamento.
Appartamenti.
Se si viaggia in famiglia, per la visita di Siviglia, come per molte altre città, l’appartamento è la soluzione che preferisco, anche per la libertà che ti consente la presenza della cucina completa. Si entra e si esce liberamente a qualsiasi ora come farebbe un proprietario.
Io mi sono trovato benissimo presso Apartamentos Diaber Larana. Anche se si trova nella parte nord del centro, mentre preferisco quella sud, è comunque centrale e anche la camminata a piedi verso il Barrio de Santa Cruz è sicuramente gradevole. Gli appartamenti sono moderni e ben tenuti. Ampi e con tutti i confort, a un costo ragionevole.
All’arrivo, all’ora concordata, la persona che ci consegna le chiavi è estremamente disponibile e cordiale e fornisce tutte le informazioni che servono, sia per l’uso dell’appartamento che per la visita della città. Se avete l’auto, come nel nostro caso, dovrete organizzarvi, perché non c’è parcheggio. Nella strada antistante, durante i fine settimana estivi, c’è spesso “vita” fino a tarda notte. A me fa solo un effetto ninna nanna, ma se avete il sonno delicato allora forse non è l’ideale.
Hotel.
Se invece preferite il classico hotel, consiglio l’Hotel Becquer. Si tratta di un classico albergo di media categoria, ma con un ottimo rapporto qualità prezzo e ottime recensioni che confermo per esperienza diretta. Se avete l’auto, ci si arriva facilmente e è dotato di garage privato. Nonostante questo in una manciata di minuti a piedi si arriva nelle zone più interessanti del centro. Ha anche la piscina sul tetto, per chi la usa.
Come arrivare.
Siviglia ha un aeroporto con diversi voli diretti dall’Italia, anche low cost. Se avete qualche giorno in più, oltre ai soliti due o tre, necessari per visitare una città, vi consiglio sicuramente di farvi un giro nella splendida Andalusia e magari fare una capatina anche a Gibilterra.
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