
Tutte le dritte fondamentali per un viaggio nella terra dei faraoni. Clima, moneta, voli, cibo, salue e consigli anche per le mance, che in Egitto sono parte del prezzo.
Cominciamo.
Viaggiare in Egitto evoca sensazioni ed emozioni che fanno parte dell’immaginario collettivo. Parlare della storia di questo paese richiederebbe un trattato. Visitarlo tutto richiederebbe letteralmente un’intera esistenza.
Mi limiterò ad elencare gli aspetti pratici che è bene conoscere per non avere sorprese mentre si viaggia in Egitto. Comincio dal principale.
Viaggiare in Egitto “fai da te”? Dipende da cosa si intende.
L’Egitto non è un paese dove ci si può muovere agevolmente in autonomia, come invece si può fare in paesi come il Marocco. Il Cairo è una città improponibile per lo straniero che si muove da solo. Noleggiare un’auto è da non considerare nemmeno. Ottenere informazioni è troppo difficile. Solo chi conosce bene i luoghi può sopravvivere in autonomia. Dovunque vogliate andare vi consiglio assolutamente di farlo con una guida.
I tour organizzati.
In altre parole, potete organizzare il vostro viaggio scegliendo uno o più tour organizzati, per quello che vi interessa, prenotando in proprio i voli e, se necessario, i pernottamenti fra un’escursione e l’altra. In fondo, anche questa è una forma di fai da te.
Se cercate un pacchetto che comprenda un po’ tutte le principali attrazioni di questo fantastico paese, potete leggete il mio articolo sul Viaggio in Egitto fai da te. Come organizzarlo, dove racconto la mia esperienza con un questa soluzione, per la parte che riguarda Il Cairo e dintorni. Vi assicuro che spenderete meno dei soliti pacchetti che trovate nelle agenzie, ma senza rinunciare ad una completa assistenza, anche maggiore di quello che molti si aspettano.
Aspetti pratici per viaggiare in Egitto.
Clima e momento migliore per viaggiare in Egitto.
L’Egitto ha latitudini molto più basse delle nostre, ma presenta sempre un ciclo stagionale, pertanto sono da evitare i periodi estivi, perché troppo caldi e si rischierebbe di rovinarsi il viaggio.
Proprio per questo il massimo afflusso turistico si ha in inverno, quando le temperature fresche rendono piacevoli le visite e si può camminare all’aperto senza problemi. Ho raccolto molte informazioni, parlando con diverse guide e mi hanno confermato che quasi solo gli italiani mantengono l’abitudine di andarci in estate. Probabilmente la causa di ciò è il solito problema delle ferie imposte.
Il mio consiglio è di viaggiare in Egitto nelle stagioni intermedie. Primavera e autunno sono l’ottimale compromesso per non trovare troppa gente, ma anche un clima accettabile. La bassa latitudine riduce di molto il variare della lunghezza delle giornate e di ore di luce ce ne sono sempre a sufficienza. Nel complesso dovrebbe esserci meno gente in autunno, che quindi potrebbe essere una scelta intelligente.
Moneta.
La moneta dell’Egitto è la Lira egiziana, con simbolo EGP. Sulle banconote è indicata alla maniera inglese, ovvero Pound e infatti è spesso chiamata anche Lira Sterlina. Tutti mi hanno comunque detto che loro la chiamano Lira.
Le banconote di interesse turistico sono da 5, 10, 20, 50, 100, 200. Le monetine valgono troppo poco per interessare il turista. Circa il cambio, ovviamente occorre informarsi alla partenza.
Consiglio vivamente di fare subito un prelievo ai numerosi ATM (bancomat) per avere in tasca sempre quanto può servire per piccoli acquisti e per le mance.
Le mance in Egitto.
L’Egitto è il paese delle mance. Non si fa nulla senza di queste e sono da considerarsi parte del prezzo, al punto che nei pacchetti turistici quelle importanti sono già incluse nel prezzo totale richiesto.
Di seguito vi indico una lista delle situazioni più frequenti, con gli importi approssimativamente più idonei. Al solito, le mance vanno adeguate ai favori che eventualmente si sono ricevuti.
- Bagni pubblici. Lasciate 5 o 10 lire.
- Camerieri o personale dell’albergo che vi ha dato una mano per qualcosa: 20 lire.
- Autisti, anche di calessi. Se sono quelli ufficiali dell’organizzazione, non serve, a meno che non ve lo indichi la vostra guida. Altrimenti 20 o 40 lire, secondo l’utilità ricevuta.
- Personale che si è dimostrato particolarmente disponibile per più giorni: 100 lire.
- Guide che vi hanno assisttito per più giorni. Di solito sono competenti e disponibili, ma vivono in un paese dove gli stipendi sono bassi. Riguardo a loro, l’argomento è inevitabilmente molto soggettivo. Io ho alle mie guide ho dato 20 euro alla fine del tour, intesi per due persone, ma andava bene anche per una famiglia più numerosa o un piccolo gruppo.
Attenzione a non farvi forzare la mano. In Egitto chiedere la mancia è la norma. Sentirsela chiedere da un inserviente solo perché vi ha indicato gli asciugamani di carta nel bagno dell’aeroporto è assai frequente. Pertanto non fatevi prendere la mano e date la mancia quando avete ricevuto qualcosa di concreto. Stesso discorso all’interno dei monumenti.
Altra cosa alla quale stare attenti è la mancanza delle banconote più adatte, che vi potrebbe portare a dare cifre eccessive. Chi vi chiede la mancia, pur di riceverla, vi offrirà di cambiare i soldi. Siate da subito chiari ed espliciti su quanto volete dare e chiedete prima che vi cambino il denaro e dopo date quello che avete deciso. Ovviamente avere sempre con se banconote di piccolo taglio vi semplificherà la vita.
Cibo e salute.
Anche dopo aver interpellato ripetutamente le guide locali, sconsiglio di consumare verdure crude. Tutta l’acqua utilizzata in Egitto, salvo eccezioni, viene dal Nilo. Per quanto depurata, non è sicura e noi non abbiamo gli anticorpi di chi è nato e cresciuto da quelle parti. Le strutture migliori utilizzano disinfettanti, ma tutti mi hanno confermato che è meglio evitare. Ovviamente non posso escludere che nelle strutture di fascia alta le precauzioni siano tali da evitare ogni problema.

Io ho assaggiato, ma poi sempre evitato anche le varie salsine che vengono sistematicamente proproste sia nei self service, sia nei ristoranti. Viaggiare in Egitto con problemi intestinali non mi sembra il massimo. Evitate alcune cose e gli otto, dieci giorni del vostro tour passeranno in fretta e vi rifarete a casa.
Riguardo le bevande, mi risulta che anche i cittadini locali bevano acqua imbottigliata, per cui fate lo stesso. Ricordatevi che la stragrande maggioranza degli abitanti dell’Egitto è mussulmana. Quindi molto spesso non troverete alcolici nei ristoranti. Anche una semplice birretta spesso sarà un lusso che non potrete permettervi, salvo quelle analcoliche. Nel mio caso non ho trovato alcolici in albergo e nei ristoranti, mentre erano disponibili birre e vini nel self service della nave.
Il Ramadan e le festività.
Viaggiare in Egitto significa trovarsi a contatto con l’Islam. Il fine settimana comprende il venerdì e il sabato, mentre la domenica comincia la settimana lavorativa. Il Ramadan è il mese del digiuno ed è calcolato secondo il calendario islamico, che è diverso dal nostro e in base al ciclo lunare. Non cade quindi nello stesso periodo ogni anno, ma trasla. Durante il Ramadan ai fedeli è vietato assumere ogni cibo, compresa l’acqua, dall’alba al tramonto, salvo alcune eccezioni indicate.
Alla fine del Ramadan ci sono tre giorni di festa nazionale. Quando sono arrivato in Egitto era giusto il pomeriggio della fine di questo periodo religioso. Alle 18:30 in punto è scattato un momento di festa, che si è protratto per i successivi tre giorni. Girare nella Cairo Vecchia era una roba da non credere. Persone di tutte le età per le strade in una calca infernale. Anche nei dintorni dei monumenti intorno al Cairo, come Giza c’era un’invasione di ragazzi e ragazzini festanti, uno più eccitato dell’altro.
Fra l’altro ho scoperto una specie di moda che consiste nel farsi un selfie con i turisti. Il fatto è che ne preferiscono alcuni per motivi che mi risultano misteriosi. Io e mia moglie eravamo richiesti continuamente. Abbiamo chiesto più volte alla guida di spiegarci il fenomeno, ma non sapeva che dirci. Eppure ci facevamo caso e chiedevano quasi sempre a noi. L’unica ipotesi fu che assomigliassimo a qualche personaggio famoso.
Sicurezza.
I problemi di sicurezza ci sono in tutti i paesi del mondo. Viaggiare in Egitto non comporta particolari problemi di sicurezza. Ci sono situazioni che è meglio evitare, ma è anche vero che gli alberghi sono sempre ben organizzati e seguendo i miei consigli vi muoverete sempre con una guida. Pertanto nel complesso si rischia poco.
Dopo il famoso attentato del 1997 presso il tempio di Hatshepsut, si vedono guardie armate in tutti i luoghi frequentati da turisti e quasi sempre ci sono i metal detector, anche se raramente vengono effettivamente utilizzati. Pertanto, se vi affidate ad organizzazioni serie, come quella che vi propongo nell’articolo sul tour dell’Egitto, avrete ben poco di cui preoccuparvi.
Prima di partire controllate eventuali problemi sull’apposito sito Viaggiare Sicuri, del nostro Ministero degli Esteri. Non dimenticate l’Assicurazione di Viaggio.
Per sapere qualcosa sulla storia dell’Egitto e i suoi monumenti.
Vi consiglio di leggere qualcosa sull’Antico Egitto, per meglio apprezzare le molte informazioni che vi saranno fornite dalle guide, che nel mio caso erano veramente esperte. L’argomento è molto ampio e ci si disperde facilmente. Per chi non ha tempo, ho scoperto una cartina molto semplice e utile. Si chiama “L’Antico Egitto“, edito dalla Carlo Delfino Editore. Ha il pregio di avere sia una cartina ben fatta, per rendersi conto della posizione fisica dei vari monumenti, sia di sintetiche, ma efficaci descrizioni di tutti i siti archeologici d’Egitto, e anche una cronologia semplificata dei vari periodi faraonici.
Come arrivare. Voli per l’Egitto.
Se escludiamo i voli charter, soprattuto per le note località del Mar Rosso, volare verso l’Egitto significa arrivare all’aeroporto del Cairo. I voli per questa destinazione sono ovviamente quelli delle compagnie dei vari paesi e la solita Egyptair. Anche se io ho un brutto ricordo con questa compagnia, che mi portò a giurare che non l’avrei più utilizzata, è da ritenersi affidabile. D’altronde tutti i voli interni sono eseguiti da loro e quindi c’è poco da fare.
Molti anni fa, quando c’erano ancora i biglietti cartacei, io e mia moglie abbiamo subito un furto in Tanzania. Con esso andarono perduti anche i biglietti aerei che erano appunto di questa compagnia. I signori della Egyptair pretesero la bellezza di 600 dollari per emettere una copia di due biglietti, che nessuno avrebbe potuto utilizzare al posto nostro. Ci informammo sulla prassi in questo caso. Ne ottenemmo che tutte le compagnie si riservavano di chiedere compensi per la riemissione, ma era molto raro che lo facessero, almeno in questa misura. A ripensarci il mio giuramento ci stava bene.
Tornando ai voli per il Cairo, ho trovato due compagnie che hanno voli dall’Italia. I prezzi sono simili, ma il trattamento no. La prima è la Air Arabia. La seconda è la Almasria. Le ho provate entrambe ed ho trovato differenze significative per diversi aspetti. Intanti i posti della prima sono molto più comodi della seconda, soprattutto per lo spazio, ma non solo. Schermi individuali per la prima, assenti nella seconda e regolazioni dello schienale molto migliori.
Anche i pasti a bordo avevano un abisso di differrenza. Pasti caldi, con buon assortimento per Air Arabia, contro un panino e poco più per Almasria. Considerando che i prezzi erano identici non posso che indirizzarvi con sicurezza sulla prima compagnia, a meno che gli orari dei voli non siano per voi più comodi. In questo caso potete anche fare l’andata con una e il ritorno con l’altra.
Ovviamente non escludo altre soluzioni.
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