
Come organizzare la visita di Stonehenge. Come andare e come prenotare. Partecipare a un tour o muoversi in autonomia. Tutti i misteri di questo antichissimo sito.
Cominciamo.
Tutti lo conoscono come un antico sito megalitico, ma non tutti ne sanno qualcosa di più. Pochi conoscono i suoi aspetti più misteriosi. Da appassionato di archeologia antica e intriganti teorie alternative a quelle ufficiali, prima o poi dovevo prevedere una visita di Stonehenge.
A dir la verità sono ci sono capitato in maniera abbastanza improvvisata. Mia figlia era a Londra in gita scolastica e io e mia moglie avevamo deciso di raggiungerla alla fine della settimana di studio e passare qualche giorno insieme. D’altronde serviva una scusa per portarmi in quella metropoli che non mi ha mai attirato.
Così un po’ al volo mi sono trovato a Stonehenge. Da Londra in auto si fa piuttosto presto e anche con i servizi pubblici non ci sono problemi. Anche le visite organizzate non mancano.
- Visita di Stonehenge: organizzazione del sito.
- I tour per la visita di Stonehenge.
- Visita di Stonehenge: come arrivare.
- Altro sull’Inghilterra.
Stonehenge: le origini.
Il sito è tanto famoso quanto misterioso. Facendo semplici ricerche si trovano moltissimi articoli, pubblicazioni, studi, oppure le solite teorie di chi afferma di aver capito tutto. La verità è che c’è una sola cosa certa su Stonehenge, ovvero che non abbiamo idea di chi lo abbia realizzato, di come abbia fatto e saprattutto “perché”. Proviamo ad analizzare sommariamente questi aspetti.
Quando?
Molti uomini di scienza si sono cimentati nella ricerca di risposte, compreso Isaac Newton, ma ogni interpretazione non è altro che un’ipotesi, magari vera, ma sempre tale. Anche le varie datazioni che si sono succedute sono basate su elementi non certi. I megaliti sono appunto fatti di pietra e la pietra non è databile al radiocarbonio. Pertanto attribuire a questa costruzione la stessa età corrispondente ai resti organici datati con certezza rimane ancora una volta solo un’ipotesi.
Più recentmente è stata fatta una datazione che parrebbe piuttosto attendibile, ovvero basata sulla Spettrofotometria XRF. Questa mi risulta essere l’unica vera datazione diretta sulle rocce di Stonehenge. Secondo questa indagine risalirebbero al 2500 a.c.
Come?
Su questo argomento le cose si complicano non poco. Mentre si comincia ad avere qualche idea sull’età di Stonehenge, navighiamo ancora nel buio riguardo alle modalità che ne hanno consentito la costruzione. Ricordiamoci che stiamo parlando di popolazioni ai confini con la preistoria e che in teoria non possedevano alcuna tecnologia moderna.
I romani, già due millenni fa, conoscevano tecniche moderne come l’arco a chiave di volta, il calcestruzzo, grazie all’uso della pozzolana, il calcestruzzo alleggerito, utilizzato in strutture come il Pantheon. Nella Roma imperiale c’erano scrittori, filosofi ai massimi livelli della civiltà e un’organizzazione dello stato che forse non è stata più raggiunta successivamente, compresi gli intrallazzi per il potere e la corruzione. Ma stiamo parlando di millenni dopo l’epoca di Stonehenge.
Come ha fatto una popolazione così antica a prendere pietre di decine di tonnellate di peso, trasportarle a notevole distanza e posizionarle esattamente dove serviva? Alcune pietre sono state estratte a pochi chilometri dal sito. Altre, di arenaria grigia, provengono da un sito a circa trenta chilometri di distanza. Altre pietre di dolerite e riolite, provengono dal Galles, a centinaia di chilometri di distanza.
Anche oggi, con le tecniche moderne questi trasporti sarebbero molto complessi. Eppure sono stati realizzati da popolazioni pressoché preistoriche, che migliaia di anni dopo non sono state in grado di contrastare l’avanzata dei romani, né questi hanno trovato chissa quale civiltà preesistente.
Ma soprattutto perché?
Questa è la vera domanda senza risposta. Perché? Ovvero chi glielo ha fatto fare. Popoli che dovevano lavorare duramente anche solo per procacciarsi il cibo, che non avevano una struttura sociale moderna e che dovevano fare tutto con la forza dei muscoli.
Nonostante questo sarebbero partiti alla ricerca di pietre di particolare resistenza all’usura, le avrebbero trovate anche a grande distanza e le avrebbero portate dove sono con il solo e unico scopo di celebrare delle cerimonie delle quali, tanto per cambiare, non sappiamo nulla.
Stonehenge: quando mancano le risposte.
Quando non si riesce a rispondere alle domande con quello che si sa, allora forse è il caso di uscire dai soliti schemi e avventurarsi nelle possibilità alternative. Questo anche perché il pianeta è pieno di siti e di costruzioni che non sono nemmeno minimamente interpretabili dal punto di vista delle modalità costruttive.
Ho avuto il privilegio di poter visitare personalmente luoghi misteriosi come Tiwanaku, Cusco, Sacsayhuamán, Nazca, Ollantaytambo, Teotihuacan e la stessa piana di Giza e sono sempre rimasto a bocca aperta nel vedere realizzazioni così complesse, eseguite da popolazioni antiche che talvolta non conoscevano nemmeno l’uso della ruota.
Le antiche mura di Cusco e soprattutto quelle di Sacsayhuamán hanno superfici accoppiate fra le quali non passa nemmeno un foglio di carta. Non sono nemmeno a forma regolare, come un parallelepipedo, ma assolutamente irregolari, come se avessere rispettato le forme naturali delle rocce utilizzate. Solo che hanno reso le superfici accoppiate assolutamente piane e parallele.
Come hanno fatto?
Quando gli spagnoli hanno chiesto informazioni su questi siti con costruzioni imponenti e dalle tecniche costruttive sopraffini, gli abitanti nativi hanno risposto che non le avevano fatte loro, che le avevano trovate e che non sapevano chi le avesse fatte.
Non so voi, ma a me viene in mente una sola spiagazione, ovvero che sia esistita una civiltà antica che possedeva conoscenze molto elevate, in grado di fare queste realizzazioni e che poi è misteriosamente scomparsa. Sull’argomento potrei dilungarmi molto, ma non è questo il momento. Mi ripropongo di affrontarlo in un altro e specifico articolo.
In definitiva, una visita di Stonehenge vale sicuramente il viaggio, perché è solo trovandosi davanti questo sito megalitico che ci si può immergere nell’atmosfera voluta dai suoi realizzatori e avvicinarci al loro pensiero.
Come era fatto veramente?
Questa è un’altra risposta alla quale non sappiamo rispondere e che ci ostacola ancora di più nella ricerca della verità. Diversi millenni sono un periodo di tempo troppo lungo per ipotizzare che nessuna alterazione sia avvenuta. Le pietre più piccole possono facilmente essere state spostate o asportate. In epoca più recente poi sono documentati dei rimaneggiamenti, forse con lo scopo di rimettere in piedi i componenti caduti, ma certamente con l’effetto di confondere ancora di più.
Quindi ai dubbi già considerati si aggiunge quello della forma originale del sito. Per fortuna molte pietre sono assai pesanti e possiamo sperare che siano state mosse solo di poco, ma il dubbio resta.
Allineamento con il solstizio d’estate?
Sembra una caratteristica inequivoca della costruzione, ovvero l’allineamento del cosiddetto “viale” e della “pietra del Tallone” con il sorgere del sole il giorno del solstizio d’estate. Ci si dimentica che l’attuale allineamento è frutto di una ricostruzione del secolo scorso. Inoltre, se il sito è vecchio di migliaia di anni, il fenomeno della precessione degli equinozi avrebbe spostato non di poco tale allineamento.
Quindi siamo punto e accapo e la conclusione è sempre la stessa: non ne sappiamo nulla.
Conclusione.
Proprio perché non sappiamo nulla vale la pena di prendersi una giornata per una visita di Stonehenge. Lo ripeto, in luoghi come questi è solo andandoci e fermandosi a fare qualche riflessione, guardandosi intorno, che si può immaginare chi e per quale motivo ha fatto tutto questo.

Personalmente non andrei nel giorno del solstizio d’estate, quando migliaia di persone aspettano tutta la notte il sorgere del sole. Come detto potrebbe non essere quello il segreto di Stonehenge e poi la calca non aiuta in luoghi come questo.
Scegliete un giorno qualsiasi, di un mese qualsiasi. Troverete gente ugualmente e forse anche vento gelido come è successo a me, nonostante l’inverno fosse già finito. Potrete ammirare il complesso con più calma, anche se purtroppo non è consentito entrare all’interno del cerchio di pietre.
Certo non partendo apposta dall’Italia, ma una gita per chi si trova a Londra è sicuramente da consigliare. Il sito è vicino e i mezzi ci sono tutti, basta scegliere il preferito. Se poi volete fermarvi in zona, vicino c’è la bellissima città di Bath, con le sue terme romane, anch’essa inserita nel patrimonio dell’umanità.
Visita di Stonehenge: organizzazione del sito.
All’arrivo troverete un ampio parcheggio per chi arriva in auto e il centro visitatori. Il monumento non è lì, ma ci si arriva rapidamente a piedi. Il centro comprende un museo, con proiezioni audiovisive che possono integrare il fatto che non si può entrare all’interno del cerchio di pietre, se non partecipando a determinate escursioni (leggi più avanti). Ovviamente non mancano i soliti negozi per turisti.
Per arrivare ai megaliti occorre percorrere oltre due chilometri su un’apposita strada asfaltata. Almeno per il tratto all’andata non si deve fare a piedi perché si viene accompagnati direttamente vicino al sito vero e proprio da apposito bus. Al ritorno, nel mio caso, si doveva tornare a piedi.
Se avete poco tempo, in circa due ore potrete vedere gli audiovisivi, che vi forniranno molte informazioni sul sito, dare un’occhiata alla ricostruzione delle case neolitiche, simili a quelle effettivamente rinvenute nei dintorni e vedere da vicino un”sarsen“, cioè una grossa pietra simile a quelle del sito e che è posizionata all’esterno del centro. Poi andare a vedere gli anelli di pietre.
Se avete più tempo potrete dedicarvi ai musei della zona come quelli di Salisbury e Wiltshire.
I biglietti.
I biglietti per la visita di Stonehenge, piuttosto cari devo dire, si possono acquistare anche all’arrivo, ma non è la cosa più saggia da fare. Da un po’ di tempo gli ingressi sono contingentati. Dovrete prenotare giorno e ora della visita. Pertanto vi consiglio di acquistarli prima, prenotando nell’orario che vi è più comodo, anche perché non ha senso rischiare di arrivare fino lì per nulla.
Fate attenzione a due cose:
- dovrete rispettare gli orari indicati sulla prenotazione, di solito non presentandovi prima dell’orario indicato (ma non fate nemmeno tardi);
- il prezzo dipende dal periodo scelto e dal giorno della settimana, quindi in bassa stagione si spende qualcosa in meno.
Troverete molte informazioni sul sito dell’English Heritage, anche per aggiornarsi sui cambiamenti delle regole e delle procedure che avvengono in continuazione.
Potete trovare rapidamente i biglietti saltafila sia sul sito della Civitatis, che su quello di Get Your Guide, entrambi affidabili, che conosco da anni e con sito in italiano.
I tour per la visita di Stonehenge.
Da Londra esistono anche diverse possibilità alternative, sicuramente da considerare. Comunque arriviate, si sono dei costi di trasferimento e relative incertezze sui tempi, oltre al tempo da perdere per organizzare il tutto. Prenotando un tour avrete tutto semplificato. Fra l’altro molti di questi prevedono che i visitatori siano accompagnati fino al punto dove si trovano i megaliti. Si evitano così gli oltre due chilometri a piedi, che separano il centro visitatori dal sito vero e proprio. Vi riporto alcune possibilità da Londra.
- Tour da Londra al mattino o al pomeriggio,
- Tour di mezza giornata con audioguida da Londra,
- Tour espresso di mezza giornata da Londra,
- Escursione a Stonehenge,
I tour per Stonehenge e altre località (ANCHE CON ACCESSO ALL’INTERNO DEL CIRCOLO DI PIETRE).
La visita di Stonehenge può essere abbinata a altre località interessanti e spesso trascurate. Per esempio a poca distanza c’è la città di Bath, con le sue terme romane e che è essa stessa inserita nel patrimonio dell’umanità. Essere in zona e saltarla è un vero errore.
Ci sono diverse escursioni da fare in giornata e che abbianno Stonehenge, Bath e talvolta altre località. Per esempio queste:
C’è anche un’opportunità che mi pento di non aver colto. Purtroppo non sapevo che fosse possibile, ovvero un tour con accesso all’interno del circolo di Stonehenge. Invece sembrerebbe possibile prenotando l’Escursione a Bath e al Circolo di Stonehenge.
Visita di Stonehenge: come arrivare.
La visita di Stonehenge si può fare prenotando uno dei tour sopra elencati, oppure viaggiando in autonomia, in vari modi.
In auto.
Con l’auto potrete partire da dove vi trovate. Il sito è a circa un’ora di guida da Bournemouth e Southampton. Forse un po’ di più da Bristol e più o meno il doppio dal centro di Londra, ma qui dipende dal punto di partenza. Se dovete noleggiare un’auto appositamente da Londra, considerate l’aeroporto di Heathrow. Questo perché è a ovest del centro ed è quindi più comodo, potete fare il ritiro e la riconsegna in ogni orario, c’è sempre una buona disponibilità di auto di tutte le compagnie ed comodo da raggiungere sia in auto che con i mezzi pubblici.
All’arrivo c’è un ampio parcheggio che, quando ci sono stato io, era gratuito. Con quello che costa il biglietto, spero che lo sia ancora.
In treno.
In questo caso si deve arrivare a Salisbury, dove arrivano le linee ferroviarie da Londra (di solito dalla stazione di Waterloo), da Southampton (dove si arriva facilmente da Bournemouth) e da Bristol. Per prenotare potete farlo su vari siti, ma per queste aree va bene quello della South West Railway. Fate attenzione che spesso la prenotazione non costituisce biglietto fisico e quindi titolo di viaggio, ma questo va ottenuto alla stazione di partenza. In alcune, anche grandi, si deve andare alle biglietterie automatiche ed è necessario avere fisicamente la carta di credito utilizzata per la prenotazione.
Arrivati a Salisbury occorre prendere l’autobus. Potete prenotarne uno specializzato per la visita di Stonehenge sul sito della Go South Coast Ltd. Fanno anche tour come quelli sopra ma partono da Salisbury e ritengo che non convenga.
Altro sull’Inghilterra.
Per altri articoli sull’Inghilterra potete andare sull’apposita pagina del Regno Unito. Se cercate informazioni sulla vicina città di Bournemouth, come sede di studio per le scuole di inglese, potete leggere l’articolo Studiare inglese a Bournemouth.
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