
Come programmare la visita di Sintra, dalla scelta delle cose da vedere ai modi per arrivare. Il Palacio da Pena, il Pozzo dell’Iniziazione e il Castelo dos Mouros. Treni autobus e parcheggi.
Cominciamo.
Il Palazzo de Pena di Sintra è ormai un simbolo del Portogallo. Riprodotto sulle copertine delle guide turistiche di questo paese, su calendari, nella pagina iniziale di siti di viaggi e molto altro. Per questo è difficile che un viaggiatore passi da Lisbona senza prevedere la visita di Sintra.
La vicinanza alla capitale e gli ottimi servizi pubblici che sono presenti rendono la cosa oltremodo facile. Devo però dire che mi aspettavo di trovare con facilità tutte le informazioni necessarie ad organizzare la visita di Sintra. Ho invece fatto fatica e solo dopo esserci stato posso dire di aver capito le cose più importanti per evitare intoppi e perdite di tempo.
Vediamo quindi come organizzare la visita di Sintra, soprattutto riguardo ai modi di arrivare e muoversi.
Sintra è famosa soprattutto per il famoso Palacio da Pena, ma le cose da fare e da vedere in realtà sono diverse, in generale concentrate dalla stessa parte della città. Vedere tutto richiederebbe più giorni, tempo che pochi visitatori hanno a disposizione, o semplicemente preferiscono dedicare a qualcos’altro.
Cosa vedere a Sintra: Il Palacio da Pena.
Storia.
L’attuale castello si trova dove nel medioevo c’era una cappella dedicata alla Madonna della Pena. Successivamente vi venne costruito un monastero, che divenne luogo di culto e meditazione, conosciuto e frequentato anche dai regnanti del Portogallo.
Il terremoto di Lisbona del 1755 lo distrusse completamente e così restò fino a metà ottocento, quando i reali portoghesi edificarono l’attuale complesso. Per decenni fu quindi utilizzato come sede di rappresentanza per ricevimenti di alte personalità. Con l’avvento della repubblica divenne proprietà dello stato portoghese e fu trasformato in museo. Dal 1995 è patrimonio dell’umanità.
Esterni.
Difficile definire lo stile del palazzo, forse perché non ce n’è uno solo. Chi l’ha progettato ha messo insieme ispirazioni di altri edifici del Portogallo, come la famosa Torre di Belem, a Lisbona. Ma ha anche rispettato le antiche geometrie del preesistente convento, soprattutto ai livelli inferiori.

Dal mio punto di vista, più lo guardo e più mi ricorda il palazzo di Biancaneve, stile Disneyworld. D’altronde sembra che il Palazzo da Pena abbia ispirato il famoso Castello di Neuschwanstein, che qualche affinità con quello disneyano credo proprio che ce l’abbia.
Forse sono anche i colori che lo fanno apparire come un castello fiabesco, ma credo che la caratteristica che più contribuisce al suo fascino e al fatto che sia così famoso e visitato, sia la sua felicissima posizione. Il palazzo si vede anche da Lisbona, che a sua volta si può ammirare dalla terrazza del palazzo. Ovviamento meteo permettendo.
In ogni caso resta il fatto che pochi edifici sono più fotogenici del Palazzo da Pena. Merita quindi di essere uno dei simboli di Lisbona e uno dei più riprodotti di tutto il Portogallo. Le foto migliori si possono fare andando nel punto del parco indicato come Cruz Alta, come descritto più avanti.
Interni.
Il palazzo ha gli interni tipici di una residenza dell’alta nobiltà del XIX secolo. Arredi lussuosi, quadri, oggettistica di pregio, tutto è stato lasciato come se i locali fossero ancora abitati. I locali sono veramente tanti, compreso quello dedicato alla caccia, con numerosi trofei alle pareti.
Dell’antico convento rimane traccia nei locali ai piani bassi, probabilmente i meglio conservati dopo le distruzioni subite. In particolare le cucine sembrano proprio quelle di un antico monastero.

Nonostante gli ingressi regolamentati, il flusso di visitatori è veramente notevole. Stanze piene e difficoltà a rendersi bene conto di come dovevano apparire gli ambienti quando erano abitati, è lo standard in alta stagione.
Il Parco.
Il palazzo è veramente lussuoso e anche la sua posizione è a dir poco invidiabile. Ma quello che rende veramente magica questa residenza è il meraviglioso parco che la circonda. Centinaia di ettari, stracolmi di vegetazione di tutti i generi, con sentieri comodissimi dal delizioso andamento sinusoidale, in un dolce saliscendi. Il tutto non creato in maniera casuale, ma organizzato con notevole buon gusto. Ogni curva dei sentieri, ogni punto di sosta, appaiono esattamente nella posizione e con le geometrie ideali.
Le piante presenti sono di diversi continenti, dalle Sequoie americane ai Ginkgo Biloba cinesi. Anche queste posizionate in maniera ottimale. Nulla stona. Una presenza che gradisco particolarmente è quella delle felci che, su un terreno sempre umido come questo, prosperano ottimamente. Ce ne sono molte e dappertutto.
Anche l’inserimento di quanto realizzato sul suolo preesistente e l’integrazione con le parti rocciose è eccellente. Insomma un vero e proprio paradiso. Proprio per questo vi suggerisco di spendere un po’ di tempo a girarlo. Anche in piena estate l’ambiente è fresco e ombreggiato.
La Cruz Alta.

Girate il parco come e per quanto tempo volete, ma non dimenticatevi di arrivare alla Cruz Alta. Questo perché è solo da questo punto che si ha la vista del palazzo che compare un po’ ovunque, ovvero la classica foto che riproduce il Palazzo da Pena, che emerge dalla vegetazione e si staglia sul paesaggio sullo sfondo. Insomma se volete scattare la foto simbolo di Sintra e non solo di Sintra, dovete venire proprio in questo punto.
Fate attenzione a non perdere l’occasione per incomprensione. Molti pensano che la foto del palazzo possa essere scattata semplicemente arrivando dove si trova la croce. Mentre salivo per arrivarci, ho incrociato una ragazza italiana che avevo già incontrato più volte durante la visita e con la quale mi ero fermato a scambiare informazioni. Lei era di ritorno da Cruz Alta. Gli ho chiesto se si vedesse bene il palazzo e mi ha risposto di no a causa degli alberi che ne coprono la visuale.
Fermo restando che la vegetazione è inevitabilmente in continua mutazione, per fare la foto sotto riprodotta dovete salire sulla croce, cioè aggrapparvi letteralmente ad essa. Appoggiate la fotocamera alla croce, componete la foto e scattate. Fatene molte per poter poi scegliere quella preferita e state attenti a non cadere. Se ci sono altri turisti “in coda”, non fatevi prendere dalla fretta. Non è un luogo dove ripasserete il giorno dopo.

Fare il biglietto anche per gli interni del palazzo, o no?

All’interno del Palacio da Pena è tutto molto bello, di grande pregio, perfettamente conservato, ma alla fine rimane l’aspetto di una residenza dell’ottocento. Nulla di più. Non c’è il fascino del castello medievale, del palazzo rinascimentale, dell’antico monastero o della moschea storica.
Quindi la mia opinione è che la visita degli interni sia interessante, ma non valga il prezzo del biglietto, il vincolo dell’orario di entrata e le complicazioni che ne derivano per rispettarlo.
Discorso completamente diverso invece per il parco. La visita del parco di Pena è una tappa assolutamente obbligata per chi si trova in viaggio a Lisbona. Dal mio punto di vista è molto più interessante e piacevole visitare Sintra che lo stesso centro storico di Lisbona. Questo anche perché in questa cittadina ci sono diverse altre attrazioni di notevole interesse, che adesso vedremo.
Come prenotare.
Per prenotare la visita andate sul sito ufficiale Parques de Sintra e scegliete la combinazione che vi interessa. Se volete solo visitare il parco e non lo vedete fra le scelte possibili, dopo aver indicato il giorno e l’ora della visita, cliccate sul pulsante “see more” o “ver mais” in portoghese e vi apparirà l’opzione. Potete prenotare anche l’audioguida, per utilizzare la quale dovrete scaricare e attivare la solita app. Io l’ho trovata molto scomoda, soprattutto per la procedura di attivazione. Costa poco, ma forse non ne vale comunque la pena.
Portatevi dietro la prenotazione, digitale o cartacea e organizzatevi per rispettare l’orario che avete prenotato. Se potete scegliere, preferite il primo turno del mattino. Fa meno caldo in estate e c’è un po’ meno gente, anche se le code si formano molto rapidamente. Appena entrati dai cancelli del parco, ricordatevi di prendere la mappa, che di solito è a disposizione di chi entra.
Più avanti vi darò informazioni e consigli sui modi per arrivare. Sappiate che in ogni caso, se scegliete di visitare il palazzo, dovrete fare una bella coda lungo le rampe che portano all’ingresso.
Se avete problemi con le prenotazioni o semplicemente volete un sito in italiano che vi semplifichi la procedura, consentendo di prenotare varie attività da un’unica piattaforma, potete andare sul sempre affidabile sito della Civitatis. Ve ne sono anche con partenza da Lisbona, fra le quali un’escursione a Sintra e Cascais, con ritorno in barca. Vi sono molte combinazioni con altre attrazioni del posto sul sito dell’altrettanto affidabile GetYourGuide.
Cosa vedere a Sintra: Quinta da Ragaleira.
Sintra è una località turistica molto famosa, ma di solito il suo nome fa pensare solo al famoso palazzo. In realtà le attrazioni di questa località, appena fuori Lisbona, sono numerose e non sono visitabili tutte in giornata. Se però il vostro tempo è questo, una di quelle che vi consiglio di inserire nel vostro programma è Quinta da Regaleira.
Si tratta di una tenuta (quinta in portoghese significa proprio questo) progettata dall’architetto italiano Luigi Manini per un ricco proprietario terriero, che aveva fatto fortuna in Brasile. Dopo vari passaggi di proprietà è pervenuta al comune di Sintra e, come il Palacio da Pena, è inserita nel Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.
Anche in questo caso il fattore che rende questa proprietà veramente magica è il perfetto inserimento nell’ambiente in cui si trova. L’integrazione opera dell’uomo e natura è eccellente. Passa in secondo piano l’edificio principale e ancor meno sono importanti i suoi interni. Chi viene qui lo fa per vedere i giochi d’acqua, le grotte, i ponticelli sopra i laghetti, realizzati in modo da sembrare naturali e soprattutto il cosiddetto Pozzo dell’Iniziazione.
Il Pozzo dell’Iniziazione.

Una specie di Pozzo di San Patrizio in scala ridotta. Più che per trovare l’acqua in un luogo in posizione rialzata, sembra un arredo del giardino, che lo rende intrigante e misterioso. D’altronde il luogo, come altri a Sintra, richiama l’esoterismo e la massoneria. Lo stesso nome fa pensare a riti di questo tipo.
In alta stagione per poter scendere occorre fare la fila, ma ne vale la pena. Arrivati in fondo, si ha il premio di un’uscita inattesa. Tunnel sotterranei portano a un laghetto molto ben realizzato, con tanto di ponticello e cascatelle. Fotografarli senza turisti che vi si fermano sopra per le foto è quasi impossibile, ma il fascino resta tutto.
In definitiva.
Anche questa proprietà è molto grande e la parte migliore sono gli esterni. Ad arrichire il già splendido contorno c’è la vista sul bellissimo Castelo dos Mouros, più avanti descritto e che si staglia sul crinale della montagna di fronte alla tenuta.
Anche per Quinta da Regaleira mi sento di dire che è assolutamente da inserire nelle cose da vedere durante la visita di Sintra. Merita sia il prezzo del biglietto, che la fila per scendere nel pozzo. Il biglietto è unico e non ha la versione con solo gli esterni.
Come arrivare.
Per arrivarci bastano qualche decina di minuti a piedi dalla stazione di Sintra, fra l’altro passando davanti al Palacio Nacional, dal quale si fa prestissimo. L’autobus turistico, del quale parlerò più avanti, al momento in cui scrivo, non passa da questa attrazione.
Ritengo un’ottima combinazione per la visita dei palazzi famosi di Sintra il Tour guidato di Sintra, Regaleira e Palazzo Pena. Si viene prelevati a Lisbona e non si deve pensare a nulla.
Cosa vedere a Sintra. Castelo dos Mouros.
Il Castelo dos Mouros è molto meno famoso di quello di Pena ma lo ritengo sia assai più affascinante. Certo ne restano solo le mura difensive, ma il colpo d’occhio è spettacolare.

Storia.
Il castello risale al IX secolo e ha questo nome perché appartenuto appunto ai mori fino al 1147, quando il solito Alfonso Henriques, primo re del Portogallo ed artefice di questo paese, grazie alle sue conquiste, se ne inpossessò. Lasciato in stato di abbandono per secoli, fu restaurato nell’800 ed oggi è una importante attrazione di Sintra.
Il castello oggi.
Del castello restano le mura perimetrale, in generale ben conservate. Queste seguono il crinale del monte e risultano pertanto un saliscendi, talvolta un po’ ripido, ma le viste sono notevoli e poi ci si può riposare quando di vuole. Le bandiere che sono state messe in diversi punti ne esaltano il fascino.
I vari punti della fortezza sono spettacolari punti di osservazione su tutti i dintorni, fino a grande distanza. In particolare si vedono bene il Palacio da Pena, il Palacio Nacional di Sintra e Quinta da Regaleira, dalla quale è stata scattata la foto sopra. Non so per quale motivo, ma ho sentito diversi turisti valutare questo castello come semplice elemento secondario, che può essere saltato senza perdere nulla. Che il Palacio da Pena sia assai più famoso è fuor di dubbio, ma una visita di Sintra senza un bel giro sulle mura di questa fortezza medievale mi pare che non abbia senso.

Come arrivare e fare i biglietti.
L’ingresso nell’area del castello è sulla strada che porta a Pena, poco prima di questa. Qui c’è la biglietteria automatica. In estate c’è sempre una notevole fila (anche più di un’ora) e pochi sanno che farla è INUTILE.
Come evitare di fare la fila per il biglietto.
Basta entrare (non ci sono controlli) e percorrere il sentiero che sale fino all’ingresso vero e proprio. Qui c’è un’altra biglietteria automatica che è assolutamente equivalente a quella precedente. Ho chiesto conferma all’addetto ai controlli dei biglietti e mi ha confermato che è assolutamente così.
Se preferite la comodità di una escursione organizzata, guardate questa che comprende il castello: Sintra: tour di monumenti privati di un’intera giornata da Lisbona.
Per andare all’ingresso del castello non servono mezzi se siete al Palacio da Pena. A piedi farete prestissimo e le pendenze non sono fastidiose. Prendendo il 434 dovreste fare tutto il percorso fino all’arrivo (a senso unico), aspettare i tempi di sosta al capolinea e ritornare lì. Non ha alcun senso.
Se invece state uscendo dal castello, dopo la visita, potete prendere quell’autobus, che ferma proprio lì vicino, ma tenete presente che sarà pieno di turisti diretti al vicino palazzo e spesso non avrà posti. Io ne ho attesi due prima di poter salire, grazie al fatto che qualcuno è sceso lì. Tornando invece al palazzo troverete bus quasi vuoti, perché quasi tutti scendono in quel punto. Tutto sommato è da preferirsi, ma se avete pazienza salirete comuque.
Cosa vedere a Sintra e dintorni: altre attrazioni.
Avendo più di una giornata a disposizione, a Sintra si possono visitare anche:
- il Palacio Nacional,
- il palazzo di Monserrate,
- il Convento dos Capuchos.
Il primo è il più antico palazzo del Portogallo, dove hanno soggiornato diversi reali prima della caduta della monarchia. Sicuramente sontuoso in conseguenza di questo, ma non imperdibile dal punto di vista turistico.
Il secondo è un’altro sontuoso palazzo, anche se non è stato dimora di reali del Portogallo. Più recente e forse meno interessante del precedente, ritengo possa essere valutato allo stesso modo.
Molto più affascinante appare il Convento dos Capuchos, per il suo ottimo inserimento nella natura circostante. Avendo il tempo necessario direi che è il candidato ideale per un’estensione di quanto sopra descritto. Purtroppo io di tempo non ne avevo altro e non ho visitato questi tre edifici. Chi c’è stato mi ha riferito che al convento si può arrivare facilmente con l’auto propria, grazie anche al fatto che solo in pochi ci vanno.
Cabo de Roca.
In ogni caso, secondo le vostre preferenze, potrete completare la vostra visita di Sintra dedicandovi a una o più di queste attrazioni oppure fare una puntata sulla costa. In meno di mezz’ora potrete arrivare a Cabo de Roca che, oltre ad essere un luogo simbolo, ovvero il punto più a ovest della parte continentale dell’Europa, è uno dei punti più panoramici della costa portoghese, con belle scogliere.

Nonostante sia molto ventoso, è probabile che ci troviate molta gente di tutte le provenienze, in cerca di un luogo tranquillo e con belle viste. Una croce ricorda la particolarità del punto, per chi è interessato ai luoghi simbolo. Io preferisco fermarmi ad ammirare le scogliere.
Sintra: come arrivare e come andare al Palacio da Pena.
Sintra è molto vicina a Lisbona e ci sono ottimi servizi pubblici. Da qualunque parte della città dobbiate partire, in meno di un’ora e al costo di pochi euro sarete a destinazione. Preferibile è il treno.
In treno.
Se utilizzate questo mezzo andate sul sito dei trasporti pubblici del Portogallo Comboios de Portugal e individuate la stazione di fermata che vi è più comoda. La linea attraversa tutta la città, con diverse fermate, alcune delle quali sono comuni a quelle della metro.
Fate attenzione a prendere il biglietto per la stazione di destinazione giusta. Sintra ne ha tre. Quella dove dovete andare è l’ultima, ovvero quella piccola e turistica che arriva proprio sotto le colline dove si trovano le principali attrazioni. Si trova in Av. Dr. Miguel Bombarda ed è l’unica indicata semplicemente come “Sintra”.
L’autobus 434.
All’arrivo, uscite dalla vecchia stazioncina e andate a destra. A soli 70 m di distanza c’è la fermata dell’autobus 434 che fa il servizio per il Palacio da Pena. Qui non ci sono biglietterie. Il biglietto si fa direttamente a bordo a cura dell’autista. Potrete utilizzare anche le carte di credito. Purtroppo il prezzo è decisamente salato (mentre scrivo è di 11 euro), ma potrete salire e scendere quando volete in ogni fermata del percorso e per tutta la giornata. Si può anche acquistare sul sito indicato sul tabellone che trovate vicino alla fermata, con il solito QR code.
Potrebbe venirvi il dubbio che l’autobus 434 e quello indicato come Hop on Hop off siano due cose diverse. Non è così. Sono la stessa cosa. Il 434 è appunto l’utobus che effettua il servizio turistico ed è studiato apposta per questo.
Occhio ai tempi.
Questi autobus passano con buona frequenza, ma ho sperimentato che questa è molto irregolare. Diciamo che non dovreste aspettare più di una mezz’ora. A questo tempo dovrete aggiungere quello di percorrenza, che è di 15/20 minuti per arrivare al palazzo. Quindi per essere puntuali all’orario di prenotazione sarà saggio presentarsi alla partenza con circa tre quarti d’ora di anticipo.
Ricordatevi anche che, se avete prenotato la visita del palazzo, vi serviranno ancora una ventina di minuti per andare (in salita) dagli ingressi del parco a quello del palazzo. Per ridurre i tempi e fare meno fatica potete anche prenotare il trasporto con i mini bus che vi risparmieranno questa salita. Lo si può fare in fase di prenotazione. Il costo è di qualche euro a testa. In questo caso farete molto presto perché partono in continuazione. A mio avviso conviene utilizzare questo servizio, soprattutto se avete prenotato il primo turno del mattino.
Questo ve lo consiglio sicuramente, soprattutto in estate, ma non sperate di trovare poca gente. Questo palazzo è strafamoso e in alta stagione è sempre strapieno. Se farete così, è indispensabile che siate fra i primi a presentarvi alla fermata del 434. Se arrivate presto vi sembrerà di aver sbagliato fermata, ma all’orario della prima corsa (di solito le 9) in pochi minuti si formerà una bella fila. Chi non è arrivato fra i primi rischierà di dover aspettare il successivo.
Se avete i tempi ristretti rischiate di perdere il turno. Devo dire che anche qui, come in altri luoghi simili tipo l’Alhambra, c’è sempre una notevole confusione riguardo agli orari di prenotazione. Mi sembra di aver capito che se si ritarda a causa della coda (che c’è sempre) si entra ugualmente, almeno entro certi limiti.
In auto.
Se siete in viaggio in auto potrebbe essere per voi comodo arrivare a Sintra con questo mezzo. Finita la visita delle sue attrazioni, potrete andare direttamente al successivo luogo di vostro interesse, magari fare una capatina a località della vicina costa, come Cabo de Roca.
In questo caso dovrete prima di tutto preoccuparvi del parcheggio. Vi consiglio di arrivare molto presto in mattinata (lo so l’ho già scritto) e provare ad andare direttamente al piccolo parcheggio che si trova proprio vicino all’ingresso del Palacio da Pena. Durante il mio sopralluogo non vi erano indicazioni di divieti o limitazioni sul tempo di parcheggio. Oltretutto si trova in mezzo al bosco e quasi tutti i pochi posti sono sempre in ombra.
Se trovate posto lì e non ci sono divieti avete fatto bingo. Nessun problema di autobus e relativi costi, nessuna perdita di tempo e sarete nel punto giusto fra il palazzo principale e il Castelo dos Mouros. Studiatevi il percorso su Google Earth prima di partire, controllando i divieti e i sensi unici e siate preparati al fatto che queste cose combiano molto rapidamente. Probabilmente non vedrete il parcheggio, perché mascherato dalla vegetazione.
Altri posti auto si trovano lungo la strada che porta al palazzo, ma sono pochi e io non ci conterei. Ve ne sono anche in prossimità della biglietteria del parco, circa 400 m prima dell’ingresso del Castelo dos Mouros e su una stradina lì vicino. In tutti i casi sono pochi e di solito occupati.
Parcheggi vicini alla stazione di Sintra.
Se non vi sarà consentito raggiungere questi parcheggi o non troverete posto, tornate al paese e provate nel piccolo parcheggio posto ai piedi del Palacio Nacional de Sintra. Per raggiungerlo andate alla rotatoria dove comincia a salire Volta do Duche, imboccate rua Guilheme Gomes Fernandes e seguite le indicazioni per il parcheggio Rio do Porto.
Arrivando fra i primi potrete parcheggiare vicino a uno dei grandi alberi che vi garantiranno l’ombra per tutto il giorno. Dal parcheggio, percorrendo alcune centinaia di metri, arriverete alla fermata del 434. Inoltre in pochi minuti potrete salire al Palacio Nacional e da lì alla Quinta da Regaleira. Se non trovate posto, non vi restano che gli altri parcheggi cittadini, primo fra tutti quello in Praça Dom Afonso Henriques, vicino a Av. Dr. Álvaro de Vasconcelos.
In Tuk Tuk.

Ne vedrete in continuazione sul percorso che porta a Palacio da Pena, di tutte le misure e con allestimenti a volta veramente creativi o bizzarri. Quelli liberi spesso gironzolano in cerca di turisti. Se vi interessa, fermatene uno e chiedete il prezzo. Saranno anche gli stessi autisti a fermarsi per chiedere se avete bisogno. Questo mezzo sta prendendo piede in molte località turistiche, perché simpatico, consente di vedere bene i luoghi grazie alle basse velocità e al fatto di essere aperti e spesso costano meno di un taxi.
Ovviamente stazionano maggiormente dove si addensano i turisti, come le stazioni di arrivo e partenza. Vi consiglio di non salire senza aver chiesto il prezzo e indicato cosa volete fare. In estate lo ritengo comunque un modo simpatico di spostarsi e merita di essere inserito nelle cose da fare durante una visita di Sintra.
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