
Cosa vedere, come andare e cosa c’è da saperne per la visita della destinazione più interessante dei dintorni di Barcellona: il Monastero di Montserrat. Un luogo che da sempre attira fedeli e generici viaggiatori, giovani e anziani, chi viene apposta e che vuole solo fare un’uscita da Barcellona.
Cominciamo.
Barcellona non è solo Gaudì. C’è molto altro. Intanto si può optare per varianti come i luoghi da dove poter vedere Barcellona dall’alto. Ma non è nemmeno solo “Barcellona”. Ci sono anche diverse località che meritano sicuramente almeno una giornata di tempo. Il Monastero di Montserrat è la più interessante di queste. Per organizzare la visita ci sono però alcune cose che è bene sapere. Vediamo quali.
Posizione.
Il Monastero di Monserrat si trova a circa un’ora di auto da Barcellona. Luogo di culto della Madonna di fama sovranazionale, attira fedeli da paesi vicini e lontani. Ma come tutti i luoghi mistici attira anche chi non è mosso dalla fede. Poi c’è la sua posizione dominante, che consente viste spettacolari, almeno nelle giornate giuste. Si tratta quindi di un luogo dove è bello venire per quel connubio fra bellezza, storia e religione, un po’ come i numerosi luoghi più o meno famosi fra Porto e Lisbona.
Monsterrat è stato costruito nella piega di una montagna a nord di Barcellona, in un raro spazio relativamente pianeggiante che naturalmente si trovava in quel punto. La strada per arrivarci invece è assai tortuosa e quando si arriva sembra impossibile trovare tutti quei metri quadrati pressoché orizzontali.
Il monastero è a 725 m di quota, ma le montagne alle quali è appoggiato arrivano quasi al doppio. Pare che dalla cima di queste, nei giorni più limpidi, si riesca a vedere Maiorca.
Storia del Monastero di Montserrat.
Il sito era abitato fin dal Neolitico, come testimoniano alcuni reperti oggi esposti al museo presente nel complesso. Nel 880 si narra che sia stata trovata un’immagine della Madonna in una grotta vicina all’attuale monastero. Non molti anni dopo il luogo comincia ad esere citato e vi furono realizzate alcune cappelle abitate da eremiti.
La fondazione vera e propria del monastero è però del 1025, come appartenente alla confederazione dei Benedettini. La chiesa romanica risale invece al XII – XIII secolo. Promosso ad abbazia, nel 1409 dal papa Benedetto XIII, subì due saccheggi e incendi da parte delle truppe napoleoniche. A metà ottocento fu ricostruito, ma la facciata della basilica è del 1901, mentre quella del monastero fu iniziata nel 1942 e terminata nel 1968.
Nel 1970 trecento intellettuali, che rivendicavano il rispetto dei diritti umani, si rinchiusero nel monastero e furono assediati dalle milizie franchiste per due giorni. Finito il regime di Franco, furono realizzate le strutture ricettive per i visitatori e fu allestito il museo.
Nel monastero di Montsterrat è venerata la Vergine Nera (La Moreneta), rappresentata da una statua in legno del XII secolo, che oggi è anche la patrona della Catalogna. La Moreneta è molto venerata anche in Sardegna, soprattutto ad Alghero e a Sassari, dove è presente una copia della statua di Monserrat.

Muovendosi all’interno del monastero si percepisce ovunque misticismo e devozione. A lato della basilica, un lungo corridoio pieno di lumi votivi è un traboccante esempio della fede riposta nella Vergine. Si cammina per decine di metri davanti alle piccole fiamme, con persone di tutte le età che le accendono. Nei loro occhi c’è qualcosa di più di una vaga speranza, c’è convinzione. Anche l’iscrizione che indica la fonte dell’acqua della vita enfatizza la misticità del luogo.
Cosa vedere.
Visitare Monsterrat è un’esperienza articolata su diversi aspetti. La gente viene qui per motivi religiosi, perché il posto è bello e panoramico, per conoscere storia e tradizioni dei luoghi e spesso per un misto di questi aspetti. Le principali cose che si possono vedere sono: la Basilica, la Santa Cova (la grotta dove fu ritrovata l’immagine della Madonna) il museo, le montagne che sovrastano il complesso, mentre la biblioteca è più che altro di interesse degli studiosi. In ogni caso il Monastero di Montserrat è la prima cosa da mettere in programma fra quelle da vedere nei dintorni di Barcellona.
La Basilica del Monastero di Montserrat.
La basilica è realizzata con uno stile fra il gotico e il rinascimentale. Fu gravemente danneggiata durante la guerra con la Francia all’inizio del XIX secolo e poi ricostruita alla fine del medesimo secolo. Non è imponente come altri importanti luoghi di culto, ma è sicuramente molto bella, ricca di opere d’arte ed elegantemente decorata. Se si considera il luogo impervio dove è stata realizzata, soprattutto con i mezzi dell’epoca, non si può che dire che gli esecutori sono stati più che bravi.
La visita della chiesa è libera, nel rispetto degli orari dei riti religiosi. Viene pertanto chiusa ai turisti durante le cerimonie. All’arrivo conviene informarsi subito sull’eventuale possibilità di accesso immediato. In questo caso è meglio non perdere l’occasione. Gli orari dei riti religiosi sono pubblicati sul sito ufficiale dell’Abadia de Montserrat. Ovviamente possono facilmente cambiare.
Se occorre attendere la fine di una cerimonia, di solito evidenziata dai turisti in coda davanti l’ingresso, si può sfruttare l’occasione per visitare i luoghi adiacenti alla basilica.

Già dalla vista che si ha entrando nella chiesa, si vede in bella evidenza la statua della Madonna nera, ben illuminata, posta al centro dell’abside. La posizione dominante, più alto dello stesso crocifisso, testimonia il ruolo predominante della Vergine in questo luogo di culto.
La nicchia con la statua della Madonna.

La statua è collocata in una nicchia (la Stanza del Trono), ma guardandola non si nota subito che si tratta di un vero e proprio ambiente separto con accesso laterale. Se si attende un attimo però, si notano le persone che transitano vicino alla statua. La realizzazione è infatti stata studiata per evidenziare l’immagine della Vergine e nasconde i volumi che le stanno intorno.
Per accedere alla Stanza del Trono occorre transitare in un corridoio laterale, adiacente alla navata centrale della chiesa. Arrivati in fondo a questo, si trovano delle scale che portano alla stanza, dietro l’altare. L’ingresso è su prenotazione, come spiegato più avanti.
La stanza del trono è riccamente decorata, con il colore dell’oro che la fa da padrone. Tutto è luccicante e anche le pareti sono decorate con mosaici nei quali predomina il medesimo colore.

La cappella della Vergine.
Dopo essere scesi dalla nicchia dove è esposta la statua, si può accedere alla Cappella della Vergine. La stanza sorprende un po’, perché non se ne percepisce la presenza dall’esterno. In realtà si trova proprio dietro l’abside della chiesa, tant’è che la statua della Madonna si vede nella medesima posizione, anche se ovviamente con vista di spalle.
L’ambiente è qualcosa di simile a una piccola chiesa, con altare e panche per i fedeli. Le vetrate sono bellissime, ricche di dettagli colorati e ben valorizzate dal contrasto di luminosità fra interno ed esterno. Davanti a una di queste, proprio di fronte alla statua della vergine, c’è la statua di Sant Jordì, patrono della Catalogna.
L’accesso con prenotazione.
Per motivi di spazio e a causa dell’elevato flusso di persone che vogliono vedere da vicino la statua, il numero di visitatori ammesso è regolamentato. Occorre pertanto prenotare la visita, accedendo alla pagina delle prenotazioni del medesimo sito ufficiale del monastero. Fate in modo di essere puntuali perché, in caso di flussi elevati di visitatori, il ritardo comporterebbe l’assegnazione ad altri del turno di accesso.
Se invece vi siete dimenticati, o non sapevate l’ora del vostro arrivo e vi trovate senza prenotazione, rivolgetevi alle persone addette ai controlli di ingresso. Vi potranno fare una prenotazione immediata per un orario successivo. Quanto successivo dipende ovviamente dal numero delle prenotazioni di quel giorno. Di solito basterà far passare una o due ore, magari visitando altre cose o andando a pranzo. Vi daranno un tagliando con stampigliato l’orario prenotato.
La Santa Cova.
Come detto, l’esistenza stessa del Monastero di Montserrat è dovuta al ritrovamento di una immagine della Madonna su queste montagne. Nel punto del ritrovamento oggi è presente una cappella addossata alle rocce, che è stata ricostruita più volte. La posizione non è lontana ed esiste un percorso di circa un chilometro e mezzo, realizzato nel XVII secolo.
La posizione però è molto impervia, attaccata alle pareti a strapiombo. Per andarci si può prendere la funicolar de la Santa Cova, che parte dal monastero e che vi condurrà vicino alla grotta. Ancora una volta, vedendo tutti i lavori che sono stati fatti in quest’area, si ha conferma della grande importanza che gli viene attribuita.
Il Museo.
Il Museo è adiacente alla piazza antistante la Basilica. Vi si possono ammirare i reperti del neolitico ritrovati nell’area, ritrovamenti nelle terre della narrazione biblica e opere d’arte recenti, fra i quali un Caravaggio e dipinti di Picasso e Dalì.
Le montagne vicine al monastero di Montserrat.
Dalla forma piuttosto originale a denti di sega, appunto “mont serrat“, le montagne intorno al monastero sono anche un’ottima occasione per escursioni. Camminare in questi luoghi somma il piacere della montagna, con i suoi panorami, all’esplorazione di luoghi mistici e ricchi di storia.

La salita può essere fatta a piedi o mediante la funicolare de Sant Joan, che vi risparmierà l’ora di cammino necessaria. Giunti in alto, si trovano una serie di sentieri, di cui uno porta all’eremo di Sant Joan, mentre un altro conduce al picco più alto di Montserrat, ovvero Sant Jeroni. In ogni caso si trovano splendide viste su tutto il territorio circostante.
La Biblioteca.
La biblioteca del monastero conserva antichi manoscritti in latino, Carolingio, arabo, ebraico, catalano antico e altre antiche lingue. Le opere spaziano in vari periodi storici, a partire dal VII secolo.
La consultazione e la richiesta di copie di antichi testi è possibile previa prenotazione. Il valore dei testi conservati è notevole, ma è evidente che sia di interesse prevalente degli studiosi.
Altro sul monastero.
Fra altre cose, nel monastero è presente un coro per ragazzi, con apposita scuola assai famosa che, se si è interessati e ci si informa in anticipo, può consentirci di assistere a un’esibizione. Tenete presente che le esibizioni dipendono dal pubblico che le richiede. In linea di massima è quindi preferibile iscriversi a visite guidate, alcune delle quali prevedono anche questa opportunità, ma sempre se disponibile. Vedete i tour proposti in coda all’articolo.
Il complesso comprende un ostello per pellegrini, ma non ho informazioni sulle modalità per essere ammessi. C’è comunque una struttura alberghiera tradizionale, un residence e un ostello. Non mancano alcuni ristoranti, di cui uno self service, più una varietà di negozi vari.
Come arrivare.
A dispetto della posizione scomoda, a Montserrat si può arrivare in diversa maniera. Come detto, il luogo è uno dei più famosi dei dintorni di Barcellona e attira molta gente, con varie motivazioni. Vediamo i vari mezzi.
In auto.
Con il mezzo privato si arriva facilmente in circa un’ora da Barcellona. Il percorso richiede un navigatore per non perdersi. Devo dire che lungo il percorso le indicazioni potrebbero essere migliori. A me è anche capitato di dover deviare a causa di lavori e il mio navigatore si è perso. In generale non dovreste avere problemi, ma una guida elettronica mi sembra utile.
All’arrivo troverete un ampio parcheggio con macchinette per il pagamento rapido. Non cercate di parcheggiare prima di questo, lungo la strada, perché è pericoloso o troppo lontano dall’ingresso, anche perché la strada è in salita. In ogni caso non ne vale la pena.
In treno.
La linea Barcellona – Manresa ha una buona frequenza di corse (circa ogni ora) e vi porterà a Monistrol, da dove potrete prendere il trenino a cremagliera, che risale il versante della montagna, arrivando proprio davanti al monastero, oppure alla stazione dell’Aeri (vedi di seguito).

In funivia (Aeri).

Arrivare con la vecchia funivia non sarebbe più necessario, ma è sempre piacevole, anche per le viste migliori che consente. Quindi la salita al monastero può essere effettuata utilizzando l’Aeri. La stazione di sommità è vicina al tracciato del treno a cremagliera, appena più in basso della stazione di arrivo di questa. In estate le corse sono ogni 15 minuti. La linea ferroviaria Barcellona – Manresa prevede un’apposita fermata proprio ai piedi del monte dove si trova il monastero.
Ovviamente si può anche arrivare fino al punto di partenza in auto, lasciare il mezzo nell’apposito parcheggio e godersi l’esperienza della salita in funivia. Si risparmiano i tornanti, il costo del parcheggio e si arriva vicini all’ingresso del monastero.
Se vi interessa c’è anche il biglietto salta fila: Montserrat: biglietto della funivia. Attenzione a prendere anche quello di ritorno.
In autobus partecipando a una visita guidata.
Alla fine risulta sempre la soluzione meno stressante. Ci si presenta all’appuntamento di partenza e non si deve pensare a nulla (tragitto, prenotazioni, informazioni ecc.). Dal momento che Barcellona è una delle città turisticamente più note e richieste e che il Monastero di Montserrat è uno dei luoghi più famosi dei suoi dintorni, ci sono molti tour che ne prevedono la visita. Si può fare la visita completa del Monastero di Montserrat, con le indicazioni di una guida esperta, partecipando ai seguenti tour:
- Escursione libera a Montserrat in autobus (per chi vuole solo il trasporto),
- Escursione per Montserrat (con guida),
- Esperienza di mezza giornata a Montserrat (uno dei più completi),
- Da Barcellona: biglietto Trans Monserrat (una originale combinanzione di tessera tutto in uno, che comprende diversi mezzi di trasporto – leggete bene le condizioni),
- Escursione di un giorno a Montserrat (con pranzo in una fattoria tipica catalana),
- Trekking a Montserrat e visita al monastero (con trekking sul monte).
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