
Un viaggio alla scoperta della Mancha con i suoi mulini a vento che ispirarono Don Chisciotte, con visita alle caratteristiche “case appese” di Cuenca e dello splendido centro storico di Toledo.
Il cuore della Spagna è probabilmente meno conosciuto dell’Andalusia, della capitale Madrid e delle gettonatissime città della costa: Barcellona e Valencia. Quello che vi propongo è un percorso ideale fra cultura e relax, fra storia e tradizioni, condito con la solita ottima cucina spagnola.
Cominciamo.
L’itinerario indicato può essere ottimamente inserito in un percorso che parta da una città dell’Andalusia, come Cordova, e termini a Madrid. Questo anche per avere i punti di inizio e fine in città con aeroporti dove sia facile trovare voli comodi e a costo ragionevole. Se avete problemi con Cordova, il cui aeroporto non offre molte opportunità, potete partire da Malaga, che ha un bell’assortimento. Il percorso in più non è molto.
Consuegra e i mulini a vento di Don Chisciotte della Mancha.

Consuegra è la capitale dei “molinos de viento“, ben rappresentati sulla cresta del colle che sovrasta la città. Qui si trova anche un castello medievale, discretamente conservato, che ben si integra con i mulini. Le sale interne ricostruite consentono di farsi una buona idea della vita dei suoi antichi occupanti. Viene infatti utilizzato anche per scopi didattici, portandovi le scolaresche, vestite in costuni d’epoca.
Collocato in posizione dominante, con il contorno dei mulini, costituisce una sorta di “foto storica” del paesaggio della Mancha. Infatti non è insolito di trovare qualche pittore che si diletta nel riprodurre su tela o su tavola questa bella composizione.

I mulini sono numerosi e ben conservati. Oltre che dall’esterno se ne può ammirare uno anche dall’interno. Si vedono gli ingranaggi in legno e il basamento in pietra del sistema ruotante. Anche se nel romanzo di Cervantes si fa riferimento a quelli di Campo de la Criptana e di Mota del Cuervo, quelli di Consuegra sono sicuramente i più belli e più ben conservati. Uno dei mulini è utilizzato come bar e vi si può anche sgranocchiare qualcosa.

Per trovare i mulini, non ci sono problemi. Arrivati a Consuegra, è impossibile non notare la collinetta su cui si trovano. Parcheggiate ai piedi di questa e salite camminando. Provate i diversi punti di vista e non abbiate troppa fretta. Il luogo va apprezzato con calma, o se ne perderà il fascino. In ogni caso la visita non vi porterà via molto tempo. Non dimenticate di visitare il castello.
Cuenca e le sue “case appese”.
A un paio d’ore d’auto a nord est di Consuegra, si trova la caratteristica cittadina di Cuenca. Siamo sempre nel territorio di Castiglia-La Mancha, ma il paesaggio è diverso. Pianeggiante con rade collinette appena emergenti, quello di Consuegra. Montuoso e con gole profonde, quello di Cuenca.

La parte interessante non è ovviamente l’anonima città nuova, che si è espansa nella parte pianeggiante, a sud ovest del centro storico, ma quest’ultimo, arroccato su una cresta in mezzo a due canyon. Strette viuzze, palazzi storici, spesso trasformati in alberghi, ristoranti in edifici dal sapore antico e poi, proprio dove le pareti rocciose del canyon sono più ripide, ecco le famose “casas colgadas“.
Questi vecchi edifici sono stati edificati sopra ripide rocce e ne costituiscono una sorta di estensione. L’effetto “appeso” è amplificato dai balconi in legno che sporgono sul vuoto. Alcune danno proprio l’impressione di trovarsi in equilibrio precario.
Ma per apprezzarle veramente, anche per la difficile o impossibile accessibilità a molti punti ottimali per vederle da vicino, è meglio spostarsi dall’altra pare della gola e ammirare la splendida vista d’insieme. Attraversate il vecchio ponte pedonale in ferro, il “Puente de San Pablo“, e spostatevi all’estremità settentrionale della strada che trovate dall’altra parte. Vicino a un albergo realizzato in un vecchio palazzo ristrutturato, troverete un belvedere che vi offrirà la migliore vista del centro storico di Cuenca e delle case appese.

Non solo case appese.
Ma il centro storico di Cuenca offre molto altro. Attraversatelo a piedi e fermatevi ad ammirare i vecchi palazzi. Spingetevi fino all’estremità settentrionale. Appena usciti dalla parte edificata, potrete avere un’altra vista d’insieme di tutto il centro storico e delle pareti rocciose su cui è abbarbicato.

Toledo e il suo splendido centro storico.
Dopo la bella deviazione verso Cuenca, riportatevi verso ovest e raggiungete Toledo. Se arrivate in auto e avete scelto un albergo del centro storico, forse proverete quello che ho provato io. Le strade si facevano sempre più strette, fino a diventare viuzze per le quali il nome “strada” non era più appropriato. Mi sono trovato a scendere ad ogni incrocio dove dovevo svoltare per valutare se c’era lo spazio per girare l’auto di 90°. Poi, immancabilmente, arrivava un’altra auto, guidata da qualcuno del posto, che sfrecciava a destra e a sinistra senza alcuna esitazione.
Ho dovuto ripensare alle stradine di Arcos de la Frontera, anche quelle capaci di scoraggiare chi non è preparato a infilarsi in percorsi larghi pochi centimetri più della larghezza dell’auto. Arrivato finalmente all’abergo scelto, ho ritenuto di poter tirare un respiro di sollievo. Poi mi hanno mostrato il loro garage. “Non dovrò mica entrare lì“?
Il problema era doppio. Non solo la larghezza della porta era praticamente pari alla larghezza dell’auto, ma anche l’altezza era solo pochi centimetri in più. Roba da pazzi. Ovviamente la rampa aveva una pendenza da non credere. Improponibile entrarci con un’auto che non sia una piccola utilitaria. Compiuto il miracolo di riuscire a entrare, ho ritenuto saggio accontentarmi e per l’uscita mi sono affidato al personale dell’albergo.
Cosa vedere a Toledo?
La risposta a questa domanda dovrebbe essere: “Toledo”, giacché tutto il suo centro storico è da vedere. Un centro medievale con un pulsante cuore arabo. Viuzze, patios, palazzi con facciate storiche, ma anche una cattedrale gotica e l’immancabile Alcazar. Toledo andrebbe vista tutta, con calma, perdendosi nelle stradine del centro senza una meta precisa, godendosi lo splendido accostamento di medio oriente e Europa.
Scegliete un albergo del centro, lasciate l’auto e muovetevi a piedi. Se il vostro tempo non è molto e dovete scegliere un itinerario, prendete come riferimento Plaza del Ayuntamiento. Ovviamente l’ideale è avere un hotel lì vicino.

La parte più carina è a est di questa piazza, ma per prima cosa fermatevi a visitare la cattedrale gotica. Imponente, come richiesto dall’importante ruolo che quasi sempre ha ricoperto, domina il centro della città. L’edificio è di epoca medievale, ma precedentemente sul luogo si trovava una moschea realizzata durante la dominazione araba. Prima ancora vi era un centro religioso, noto fin dai tempi della “Toletum” romana.
Visitata la cattedrale dirigetevi verso ovest, imboccando la viuzza nell’angolo a sud ovest della piazza. Come direzione puntate verso lo splendido Monasterio de San Juan de los Reyes, in Calle de los Reyes Catolicos. Non limitatevi però a questa destinazione. Deviate seguendo il vostro istinto. Tutta questa parte della città è bella e merita di essere vista.
Il Monasterio de San Juan de los Reyes.

Arrivati al monastero, fermatevi a visitarlo con calma. Le geometrie, le finiture, le decorazioni, ne fanno probabilmente il monumento più bello di Toledo. Soprattutto lo splendido chiostro a due piani è veramente degno dei reali Ferdinando e Isabella, che vollero questo edificio per evidenziare il ritorno dei cattolici nella terra che per secoli era stata dei musulmani. La loro intenzione era anche di farsi seppellire proprio qui, ma la successiva riconquista di Granada li portò a preferire la Capilla Real della città andalusa.
Puente de San Martin.
Finita la visita del monastero, spingetevi ancora più verso ovest e raggiungete il Puente de San Martin. Il ponte consente di oltrepassare il fiume Tago, che lambisce su tre lati la collina su cui si erge la città. Questo è uno dei punti di passaggio fra l’affascinante centro storico e la parte moderna della città, con i suoi anonimi edifci.

Le vecchie mura.
Girando verso il lato nord del centro storico, si trovano dei bei tratti delle vecchie mura che difendevano la città. Seguite la strada perimetrale che le costeggia, partendo proprio dal ponte. Troverete in successione le vecchie porte di ingresso che si sono conservate. Ve ne sono di imponenti e di minori, ma non meno belle. Alcune di queste risultano anche più gradevoli alla visita perché più arretrate rispetto alle strade trafficate che circondano il centro. Se avete tempo percorrete tutta la fascia perimetrale posta a nord della città, che presenta la parte meglio conservata delle antiche difese della città.

Baeza.
Una tappa che consiglio sicuramente è per la visita del centro di Baeza. La parte sud occidentale del centro è ricca di bellissimi palazzi gotici e rinascimentali. Fra l’altro, essendo meno famosa di altre città spagnole, la si può anche apprezzare con maggiore tranquillità.
Non perdetevi Plaza del Populo, con la sua Fuente de los Leones, la cui età si perde nella notte dei tempi. Dalla piazza girate in calle San Juan de Avila, passate davanti all’Antigua Università, oggi scuola superiore, e arrivate a plaza Santa Cruz. Qui potrete ammirare lo splendido Palacio de Jabalquinto, risalente al 1500 e la chiesa di Santa Cruz.

Girate a destra, verso plaza de Santa Maria, dove si trova la cattedrale. Proseguite verso l’estremo sud ovest della città e giungerete alla strada che costeggia il centro, in posizione sollevata rispetto alle campagne circostanti. Avrete una bella vista delle coltivazioni di olivi che dominano la zona.
Ubeda.

Ubeda è vicinissima a Baeza e per molti versi le assomiglia. Gran parte di quanto detto per la prima vale anche per la seconda. Qui la parte interessante è quella sud orientale. Non perdetevi la cinquecentesca Capilla de El Salvador, ideata da Diego de Siloè, lo stesso della cattedrale di Granada. Anche gli altri palazzi presenti nella piazza sono splendidi, come il Palacio del Dean Ortega, ispirato al rinascimento italiano e oggi edifico pubblico.
Non commettete l’errore di molti turisti di passare di corsa davanti a monumenti meno conosciuti, presenti in luoghi meno fequentati. Approfittate della testimonianza di ciò che si è preservato fino a voi per immaginare le scene di vita che caratterizzavano questi luoghi ai tempi del loro massimo splendore.

Spostatevi nella vicina plaza Primero de Mayo, dove l’inquisizione spagnola soleva bruciare gli eretici. Qui potrete ammirare il bellissimo portale gotico della Iglesia de San Pablo, ma non dimenticate di riflettere sul fatto che, dove oggi è presente una statua commemorativa, veniva posto fine in maniera crudele alla vita di persone, colpevoli solo delle loro opinioni.
Ubeda si trova solo nove chilometri a est di Baeza e con questa può quasi essere considerata una unica destinazione. Potrete visitarle entrambe nella medesima giornata, pernottando in quella delle due che preferite, oppure proseguendo oltre.
Organizzazione del viaggio.
Come detto, questo breve viaggio che vi propogo trova una sua logica partenza da Cordova o da Malaga e la sua conclusione a Madrid. D’altronde Toledo si trova a un’ora di auto dalla capitale spagnola e giungendo qui potrete beneficiare dei numerosi collegamenti aerei che vi si trovano. Se non la conoscete, sarà anche un’ottima occasione per visitare i suoi famosi muse (El Prado e Reina Sofia solo come esempio) e intrufolarvi nella movida della città.
Quindi partite da Cordova (o arrivateci da Malaga) e poi deviate verso est per visitare Baeza e Ubeda. Da qui dirigetevi a nord fino a Consuegra e poi andate a Cuenca. Ritornate verso ovest, visitate Toledo e poi terminate a Madrid.
Il numero di pernottamenti richiesto dipenderà da quali e quante città vorrete inserire nel vostro programma. Partendo da Malaga e prevedendo:
- una notte a Malaga,
- due notti a Cordova,
- una notte a Baeza (o a Ubeda),
- due notti a Cuenca,
- due notti a Toledo,
- due notti a Madrid,
vi servirà una decina di giorni.
Pernottamenti e pasti.
Queste le strutture che meritano sicuramente di essere consigliate.
A Cordova.
Se volete alloggiare in un luogo molto caratteristico, prenotate a Apartamentos Casa del Aceite. Realizzato dove c’era un maniero del 1700, mantiene tutto il fascino di un luogo storico. Ogni locale è in realtà un mini appartamento e così vi si può cucinare e mangiare, risparmiando le spese del ristorante. All’interno c’è un minuscolo ma carinissimo cortiletto in un’atmosfera di assoluta tranquillità. Nel raggio di pochi minuti a piedi ci sono negozi dove comprare tutto quello che può servire. Probabilmente troverete in stanza una bottiglia di buon vino e dell’ottimo olio.
Se avete l’auto, un’alternativa è alloggiare all’Hotel Esperia. Si tratta di un classico albergo di medio livello, senza niente di particolare, ma si trova vicino al Ponte Romano, dalla parte opposta rispetto al centro, è vicino alla viabilità principale, nelle vicinanze non è difficile parcheggiare e in pochi minuti a piedi si arriva al ponte e da lì alla Mezquita e a tutto il resto. Tutto molto comodo per chi arriva in auto, prevede un breve soggiorno e non vuole perdere tempo.
Riguardo ai pasti, a Cordova la cosa migliore è gironzolare nelle viuzze del centro andando a cercare i locali e le tapas che più ci ispirano. Se vi interessa un ristorante classico vi indico El Churrasco in calle Romero 16. Dall’esterno ha l’aspetto piuttosto formale, ma non è così. Ovviamente vi consiglio il Churrasco, piatto titpico della zona.
Se arrivate a Cordova in auto, mollatela subito. Non vi servirà fino alla ripartenza. Ci sono diversi parcheggi un po’ dovunque. Ben posizionato è il parcheggio La Mezquita. Sul loro sito troverete anche dei video per raggiungerlo senza problemi. Vi si entra da un’apertura sulle mura della città e lì vicino c’è un passaggio pedonale che porta dritto in centro, passando per stradine strettissime.
A Cuenca.

L’Hotel Leonor de Aquitania è in posizione eccellente, in pieno centro storico. Dalle finestre di molte camere si gode di una splendida vista della gola attraversata dal Puente de San Pablo e delle case appese. La struttura è inserita in un edificio del 1700, che gli conferisce grande fascino. Ovviamente, come spesso accade in questi casi, questo comporta anche qualche compromesso con gli aspetti pratici, che in genere è assente nelle strutture moderne.
Fa parte dell’albergo anche l’ottimo ristorante Horno de las Campanas. Non offre una vista verso l’esterno, ma è inserito in una vecchia struttura con archi in pietra che ben si adatta al contesto cittadino.
A Toledo.
Riguardo al parcheggio interno, spero solo che lo abbiano migliorato, ma per il resto è sicuramente un’ottima scelta l’Hotel Santa Isabel. D’altronde nel punto in cui si trova il parcheggio privato è certamente un lusso. La posizione è infatti eccellente, vicino a Plaza del Ayuntamiento. Completamente ricavato in vecchie strutture, adattandosi alle geometrie presenti, è sicuramente un’ottima realizzazione. Il confort, le dotazioni e la terrazza con vista privilegiata sul centro storico di Toledo consentono di attribuirgli un invidiabile rapporto qualità prezzo.
A Madrid.
Come alloggio nella capitale spagnola vi consiglio un appartamento. La ritengo in generale una scelta migliore per le grandi città. Nei negozi si trova facilmente di tutto e si evitano i prezzi alti dei ristoranti, che spesso si trovano nelle capitali.
Il mio consiglio va a Apartamentos Caballero de Gracia. Il motivo è semplice: valutandolo da tutti i punti di vista importanti per la scelta di una struttura ricettiva (posizione, confort, staff, dotazioni ecc.) se ne ricavano sempre ottimi giudizi.
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