
Notizie sul paese.
La Namibia è uno dei paesi meno popolati del mondo. Ha una superficie quasi tre volte l’Italia, ma quest’ultima ha una popolazione 22 volte quella della del paese africano. Insomma è un paese vuoto, dove si privilegia il contatto con la natura a quello con i propri simili.
Strade.
Solo le strade principali sono pavimentate e sono simili a quelle alle quali siamo abituati. Le arterie principali sono indicate con la lettera “B” seguita dal numero. Le strade indicate con la “C” non sono in generale pavimentate, ma sono ben delimitate e curate regolarmente. Le strade “D” sono secondarie e a volte sono solo delle piste che si confondono con il territorio circostante. La segnaletica, a parte le strade principali, è piuttosto scarsa.

Territorio.
Il territorio è prevalentemente desertico, ma è un deserto “vivo”, pieno di vita, grazie agli animali che si sono adattati alle condizioni climatiche presenti. Il paesaggio non è mai monotono, anzi è quasi sempre spettacolare e con differenti tipologie di scenari.
Abitanti.
Gli abitanti sono il risultato delle varie migrazioni e colonizzazioni che si sono susseguite nel tempo. In epoca preistorica il paese è stato abitato dai San, dai progenitori degli odierni Nama e poi dai Bantu. Nel 1600 arrivarono da est gli Herero, un popolo che ha adattato i propri costumi ai dettami dei colonizzatori bianchi e della religione cristiana, che non tollerava le donne nude. Le donne Herero infatti vestono con gonne lunghe fino ai piedi, busto coperto e copricapo tradizionale.
Gli Herero occuparono il paese, tranne alcune aree ristrette dove ancora oggi si vedono i successori dei popoli più antichi, come il Damaraland dove vivino appunto i Damara, appartenenti alla etnia Bantu, il Kalahari dove vivono i San o Boscimani e il Kaokoland, nel nord del paese, dove vivono gli Himba, una piccola minoranza che parla la lingua degli Herero ma che ha mantenuto gli antichi costumi. Le donne Himba infatti circolano normalmente seminude e con il seno scoperto. Si cospargono il corpo e i capelli di un impasto di ocra e grasso animale. Spingersi fino al loro territorio è un’esperienza molto bella, anche per le bellezze naturali che vi si trovano, come le Epupa Falls.
I primi europei ad arrivare qui furono i portoghesi alla fine del 1400, ma la vera colonizzazione avvenne con i tedeschi alla fine dell”800. Ancora oggi il tedesco è parlato da un terzo della popolazione. La lingua principale è però l’Afrikaans, importata dal Sudafrica e nata da un misto dell’olandese dei Boeri e dei dialetti africani preesistenti. La Namibia è stata territorio del Sudafrica fino al 1990.
Consigli per l’organizzazione del viaggio.
Quello in Namibia non è un viaggio come tanti altri ed è bene organizzare con cura diversi aspetti.
Elementi indispensabili da portare, oltre a quelli che servono in viaggio in generale.
- Un GPS affidabile. Non del tipo adatto alla guida in auto, ma per movimenti in aree non mappate. Se non prevedete di farne un uso intensivo e non avete particolari esigenze è una buona scelta un modello base, tipo il Garmin Etrex 10. Costano meno di 100 euro e hanno quello che serve per un viaggio come questo.
- Una bussola di emergenza, da utilizzare per orientarsi o quando si hanno problemi con il GPS. Fra i vari modelli, dal più semplice a quello professionale, consiglio il tipo intermedio, da rilevamento. Ha un costo contenuto e va bene per tutte le esigenze.
- Una carta del paese con coordinate GPS dei punti caratteristici. In altre parole, la sola carta può non essere sufficiente per sapere dove ci si trova in un certo momento. Si trova un incrocio ma non si sa se è quello dove dobbiamo svoltare oppure no. Le coordinate vi tolgono i dubbi. La mia preferita è venduta su un sito sudafricano: https://www.infomap.co.za/. C’è anche la versione digitale che è più comoda, se avete la possibilità di farla stampare. Se avete problemi, sentite questa libreria specializzata: http://www.vel.it/. Io per il viaggio in Namibia preparai una lista delle coordinate di tutti i punti dove erano previste deviazioni del mio itinerario e dei punti dove dovevo arrivare ogni volta. Basta aprire Google Earth e leggere le coordinate dei punti che vi interessano. Portatevi dietro una lista stampata di tutte le coordinate dei punti significativi del vostro itinerario. Fate attenzione al sistema di coordinate utilizzato, perché ce ne sono diversi e comportano differenze dei valori. I GPS di solito possono essere impostati sui diversi standard. Attenzione anche alla differenza fra i valori sessagesimali e quelli decimali. Spesso non ci fa caso e si sbaglia.
- Previsione precisa delle distanze da percorrere ogni giorno e dei punti dove fare rifornimento. Stampatene più copie e non tenetele nello stesso posto.
- Batterie ricaricabili a sufficienza e loro caricatore, con adattatore da auto.
- Adattatori per le prese elettriche.
- Una buona guida al riconoscimento degli animali dell’Africa meridionale.
- Un buon binocolo.
- Attrezzatura fotografica con teleobbiettivo.
- Una guida del paese come Namibia della solita Lonely Planet, oppure il più vecchio, ma ben fatto Namibia. Alla scoperta di una terra selvaggia e senza tempo della Polaris.
Consigli utili.
Tenete i contatti con amici o parenti ed aggiornateli ogni giorno dei vostri spostamenti. Lasciategli una copia del vostro programma. Così ci sarà sempre qualcuno che sa dove dovreste essere. Iscrivetevi sul sito del Ministero degli Esteri italiano Dove Siamo nel Mondo.
Viaggiate sempre con acqua in abbondanza e un po’ di cibo. Ovviamente dipende anche dalla stagione.
L’auto.
Quando vi consegnano l’auto a noleggio accertatevi personalmente (dovete vedere voi) che ci sia il necessario per cambiare una ruota e che quelle di scorta (minimo due) siano in buone condizioni e compatibili con la vostra auto. A me è capitato che l’attrezzo necessario per sbloccare la ruota fissata sotto il pianale dell’auto non fosse quello giusto. Sbloccarla fu un incubo. Non fidatevi di quello che vi dicono e obbligateli a mostrarvi che ci sia tutto ciò che serve, soprattutto con le compagnie di autonoleggio minori. Se avete dubbi non esitate a chiedere all’addetto di provare l’efficienza delle varie dotazioni in vostra presenza.
Dopo i primi giorni, fate una statistica dei vostri consumi, per poter decidere quando e dove è opportuno fare il rifornimento. Le auto non sono tutte uguali e nemmeno le strade. Riportate consumi e chilometraggi sul vostro diario di viaggio, anche in rapporto alle diverse posizioni dell’indicatore di carburante dell’auto.
Non viaggiate mai al buio e se possibile anche al tramonto. Gli animali si mettono in movimento e potete trovarveli davanti all’improvviso.
Le lunghe percorrenze in certi giorni spingono ad andare veloci anche sulle strade non pavimentate. Non fatelo se non per emergenze.
Prenotate auto e pernottamenti diversi mesi prima della partenza. Scegliete un buon modello di auto, conosciuto come affidabile e rigorosamente 4×4.
Le compagnie di autonoleggio locali vanno bene, anche se non hanno uffici in tutte le città. Costano meno e in caso di necessità non vi daranno meno assistenza. Scegliete fra quelle meglio recensite, perché ve ne saranno di meno affidabili.
Di solito non hanno uffici in aeroporto, come le compagnie maggiori, ma vi vengono a prendere e vi portano alla loro sede, dove svolgerete tutte le solite pratiche.
Ricordate che gli standard di qualità offerti dalle compagnie più note, potrebbero non esserci con le piccole compagnie locali. La mia auto ruppe l’alternatore e gli attrezzi di sgancio della ruota di scorta non erano quelli adatti a quel modello di auto. Tuttavia l’assistenza che mi fu offerta non era carente. Anzi. Per altre informazioni sui noleggi auto potete leggere il mio post: Consigli per la scelta delle auto da noleggiare nell’organizzazione di un viaggio.
Prenotazioni degli alloggi.
Diversi consigli per i lodge li trovate sull’articolo Guida all’organizzazione di un viaggio in Namibia in fuoristrada. Le prenotazioni degli alloggi potrete farle direttamente voi, rivolgendovi ad agenzie locali. Ve ne sono diverse, fra le quali io preferisco la The Cardboard Box. Il vostro inglese sicuramente sarà sufficiente. Io preferisco Booking perché mi consente di non comprare un pacchetto, tenere separate le prenotazioni, fare modifiche dove possibile, scrivere e leggere le recensioni e avere un controllo sulle caratteristiche degli alloggi prenotati più standardizzato e quindi ridurre le incertezze.
Voli.
Per il volo, come sempre occorre fare ricerche al momento della necessità. Provate comunque a vedere i prezzi con Air Namibia. Io ho trovato una soluzione a buon prezzo con partenza da Londra. Possono includervi nel biglietto anche il volo per questa città.
Per informazioni più generali su come cercare le migliori soluzioni riguardo ai voli, potete leggere il mio articolo: “Scelta di voli e traghetti. Come cercare le migliori soluzioni.”.
Quando andare e clima.
Anche se è un paese prevalentemente desertico, la Namibia ha una stagione delle piogge. In estate (il nostro inverno) piove e fa caldo e non è il periodo adatto. In giugno e luglio fa piuttosto freddo, non come da noi, ma sempre fastidioso. Meglio le stagioni intermedie come aprile e maggio o settembre e ottobre.
Articoli.
La Namibia è di solito oggetto di un unico viaggio che tocchi tutte le principali attrazioni. Quello che vi propongo è una Guida all’organizzazione di un viaggio in Namibia in fuoristrada.
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