
Il come, quando e per fare cosa, di un’escursione alle isole Tremiti, con dettagli sugli spostamenti e i punti migliori dove fermarsi.
Le isole Tremiti sono uno dei tanti gioielli italiani, con la caratteristica di essere perfette sia per i giovani, che per per i più stagionati. I primi potranno spassarsela in una delle stupende calette che si susseguono intorno all’isola di San Domino. I secondi potranno godersi la tranquillità delle passeggiate o dei giri in bici dell’interno di quest’isola, o esplorare la fortezza e edifici annessi dell’isola di San Nicola.
Cominciamo.
Un’escursione in giornata alle isole tremiti è un’ottima soluzione per visitare i punti più caratteristici di queste isole, senza dovervi soggiornare. La sera infatti la quasi totalità dei turisti parte con l’ultimo traghetto e sulle isole resta poco da fare. A meno che quello che cercate sia proprio la tranquillità. In questo caso restare per più giorni è la soluzione ideale. Le strutture non mancano, come anche bar e ristoranti.
Le isole formalmente sono cinque, ma Il Cretaccio è solo uno scoglio fra San Domino e San Nicola e Pianosa è separata dalle altre isole da circa 20 chilometri di mare. Curioso è il fatto che ben due isole ripropongono i nomi presenti nell’arcipelago Toscano, ovvero appunto Pianosa e la terza isola maggiore delle Tremiti Capraia.
In generale va detto che le coste delle Isole Tremiti sono fra le più belle d’Italia, soprattutto quelle di San Domino, ma l’acqua non è paragonabile a quella di mari più puliti, come quelli della Sardegna. Anche il Tirreno e lo Ionio risultano più limpidi. Tuttavia la trasparenza è comunque assai superiore a quella che si trova sulle coste della Romagna. D’altronde l’Adriatico è un mare quasi chiuso e non siamo abbastanza a sud, come nel Salento.
Escursione alle Isole Tremiti – San Nicola.
Avvicinandosi con il traghetto, l’isola si presenta come una fortezza. Le alte pareti a picco sul mare già le conferiscono questo aspetto. Le mura della vecchia abbazia non sono altro che un completamento di questa caratteristica. Più che una semplice abbazia, si tratta di un complesso fortificato che occupa quasi un terzo della lunghezza di San Nicola.

L’isola fu abitata fin dall’antichità, ma si hanno notizie certe solo del periodo romano, durante il quale le Tremiti furono utilizzate come luogo di detenzione. Questa funzione è stata poi ripetutamente riproposta in diverse epoche, fino al periodo fascista che vide la detenzione su queste isole anche di Sandro Pertini.
L’abbazia.

La struttura principale è tuttavia l’abbazia, o meglio il complesso abbaziale di Santa Maria del Mare, risalente all’epoca medievale, anche se le fortificazioni sono successive. Le mura dominano il porticciolo dell’isola, dal quale se ne rileva subito l’imponenza.

Addentrandosi nell’insieme di fortificazioni si trovano in successione una serie di edifici. Il primo è un castello, dove in passato era presente un ponte levatoio, preceduto da una scalinata. Da questo si ha una bella vista sull’isolotto del Cretaccio, oltre che sulle scogliere di entrambi i lati lunghi dell’isola.

Segue la chiesa, che mostra ancora parti dei mosaici che ne decoravano il pavimento della navata centrale.
L’edificio fu edificato dai monaci benedettini di Montecassino, nel 1045. Dopo un periodo di decadenza, questi furono sosituiti prima dai cistercensi e poi dai lateranensi.
La parte abitata.
Prima del termine della parte edificata troviamo una piazzetta dove si affacciano alcuni edifici pubblici e privati. Sull’isola infatti sono presenti alcune strutture per i turisti, come bar, bed & breakfast, ristoranti e negozietti di artigianato locale.
Tutte le attività marine, come il noleggio gommoni e le biglietterie dei traghetti sono invece addensate intorno al piccolo porticciolo.
La parte disabitata.
Due terzi dell’isola sono disabitati e vi si trovano solo l’eliporto, ruderi di edifici dismessi, il cimitero e una vegetazione prevalentmente bassa, su suolo roccioso, che degrada rapidamente verso il mare, con pareti spesso a picco.
Escursione alle Isole Tremiti – San Domino.
La sagoma di San Domino è assai diversa da quella di San Nicola. Le coste sono sempre abbastanza alte, ma molto meno. Inoltre vi sono numerosi punti dove si può scendere fino al mare e quindi godersi le splendide scogliere e calette presenti.
A prescindere da quanto siano famose, al solito, vi indicherò quelle che mi sembrano da non perdere durante un’escursione alle Isole Tremiti, sia per la bellezza, sia perché di solito meno affollate. Ovviamente quest’ultimo aspetto è legato anche alla stagione.
Grotta del Sale.
L’attrazione dovrebbe essere la grotta, ma per la verità non è niente di particolare. Solo una delle tante grotte. La scogliera vicina invece è sicuramente bella e merita un tuffo e una bella nuotata. Davanti alla costa si trovano due grossi scogli, a pochi metri dalla riva. Arrivarci è un attimo e rendono il nuoto più piacevole e sicuro, visto che tengono a distanza le barche a motore.

Per arrivare c’è un breve sentiero che è solo un po’ ripido nell’ultimo tratto. Sugli scogli ci sono diversi punti dove ci si può fermare. La gente non manca, ma difficilmente è affollata, visto che non c’è spiaggia. Purtroppo c’è un po’ di confusione sui nomi. Ci sono almeno un paio di punti indicati come Grotta del Sale. La stradina sterrata che fa il giro dell’isola ha i cartelli con i nomi di grotte e calette. Seguendola dal paese e cominciando dal lato sud (senso orario), il punto che vi propongo corrisponde alla seconda discesa. La numerazione invece è fatta in senso antiorario e in questo caso sarebbe la discesa n° 1.
Cala delle Roselle.
Subito dopo c’è un’altra bella caletta dove ci sono diversi punti dove fermarsi e un diverso sentiero per scendere. Si tratta di un’altro ottimo punto per una bella nuotata vicino agli scogli. L’ingresso in acqua non è difficoltoso se il mare è calmo.

Il sentiero di discesa è breve e facile. L’indicazione è per Cala delle Roselle. Nella seconda parte del pomeriggio risulta un po’ in ombra, ma si sta comunque divinamente.
Grotta delle Viole.
Non è una grotta vera e propria, o forse lo era prima che crollasse la volta. Oggi è una stretta insenatura con alte pareti a picco, che creano una gola permanentemente in ombra. Ci si arriva a nuoto, dagli scogli vicini, passando in alternativa, da una strettoia (a sinistra nella foto), o attraversando un breve tunnel (al centro).

Se la giornata è molto calda, addentrarsi a nuoto nella stretta gola è un’ottimo modo per rinfrescarsi. Le alte pareti garantiscono un’ombra pressoché perenne e conseguentemente tutto il fresco che si possa desiderare.
Davanti alla grotta c’è una carinissima piscina naturale che non si nota dal mare, ma solo dall’alto. Per andarci il punto migliore è dalla gola che entra nella Grotta delle Viole.

Informazioni e consigli.
Per visitare i vari punti della costa di San Domino vi sono due alternative: via mare o via terra (a piedi o in bici).
Via mare.
Nel primo caso si può partecipare a un’escursione organizzata, ovvero ci si muove su grossi barconi che vi porteranno nei punti caratteristici. Li potete prenotare al porto da cui partirete, magari anche direttamente insieme al biglietto per andare a tornare. Lo fa sicuramente la società di traghetti Navigazione Libera del Golfo. Oppure al porticciolo di arrivo alle Tremiti.
Io raramente scelgo questa soluzione perché di solito non si ha nessuna libertà di movimento. Molto gettonato è invece il noleggio di una piccola imbarcazione (gommone o barca) che si guida senza patente. L’ho fatto diverse volte ed è sicuramente un’ottima soluzione. In questo caso non avrete sicuramente problemi per trovare dove noleggiare. All’arrivo sarete assaliti da chi vi propone questa soluzione. Se non lo avete mai fatto, non abbiate paura, guidare la barca è più facile che andare in bicicletta. Sole le manovre di attracco richiedono un po’ di esperienza, ma in questo sarete assistiti dal personale del noleggio.
Via terra.
A San Domino però trovo ottimale il giro in bici o a piedi. L’isola è piccolissima e provare le varie calette, scegliendo quelle preferite è veramente rapido. Oltretutto c’è un bel po’ di ombra e non si deve sudare più di tanto. Il percorso è all’incirca ad anello e io ho scelto il senso orario perché in questa maniera i miei punti preferiti erano i primi incontrati.
In bici.
Se optate per la bici, che trovo anch’essa un’ottima scelta, c’è un solo noleggiatore. Trovate i suoi recapiti vicino al grosso edificio pubblico che è in paese. Purtroppo hanno l’abitudine di fare una pausa pranzo dalle 13 alle 15. Dal momento che dalle 16 in poi la gente comincia a dirigersi verso il traghetto per il rientro, vi consiglio di noleggiare prima della chiusura, o sarà troppo tardi. A proposito di noleggio bici, si continua a trovare su molte guide e siti il nome del mitico Jimmy, che però non esiste più.
Info generali.
Per le informazioni e i consigli su come arrivare alle isole Tremiti, soprattutto per un’escursione in giornata, o come spostarsi fra le isole, potete leggere l’articolo: Traghetti per le Tremiti e spostamenti interni. Come e dove.
Per informazioni generali è utile dare un’cchiata al sito ufficiale del turismo della Regione Puglia, oppure quello del Parco Nazionale del Gargano, di cui le Tremiti fanno parte.
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