
Le cose più interessanti da fare e da vedere a Porto e che si possono fare in un giorno. Con descrizione del percorso.
Porto è probabilmente la più interessante città d’arte del Portogallo. A mio avviso supera infatti (e non di poco) la stessa Lisbona, sia per l’aspetto artistico, sia per l’insieme degli altri aspetti che rendono la visita gradevole o meno.
La città offre molte attività interessanti e richiederebbe un soggiorno più lungo, ma per chi ha poco tempo descriverò cosa vedere a Porto in un giorno. Chi ha più tempo potrà sempre fare questo giro con più calma o aggiungere altre attività.
Cominciamo.
Ho scoperto il Portogallo un po’ tardi. Da innammorato della Spagna e soprattutto dell’Andalusia, finivo sempre per fermarmi prima. Ma non potevo rinunciare a questo paese storico, pieno di capolavori di ogni tipo. Dopo averlo girato in auto, da nord a sud, ritengo che Porto sia in assoluto il luogo di maggior interesse di questo paese, anche perché Lisbona mi ha invece un po’ deluso. Porto invece mi è piaciuta molto e sono riuscito a entrare in sintonia con la città.
Girando per le sue strade si respira la sua storia, la sua anima e ci si sente partecipi della sua vita. Per chi conosce la Spagna, direi che mi ha fatto pensare a città come Siviglia. Luoghi che non ti fanno sentire “ignorato”, casomai ospite, ma un ospite al quale viene consentito di partecipare alla vita quotidiana.
Da dove partire.
A Porto tutti i luoghi di maggior interesse si trovano in un’area che si può percorrere a piedi in giornata, tutta compresa entro un raggio di circa un chilometro dal ponte Luiz I. Per cui vi consiglio di scegliere un alloggio dove volete, ma abbastanza vicino a una qualunque stazione della metro. Trovate la mappa delle linee metro e altre informazioni su questa nel sito del Metro do Porto.
Fate un semplice biglietto alle biglietterie automatiche. Se non avete in mente qualcosa di particolare non vi servirà alcun tipo di abbonamento. Al massimo potete già fare il biglietto valido per il ritorno. Scendete alla stazione di Bolhao e cominciate a fare una visita a questo mercato storico. Anche l’edificio si porta dietro tutti i suoi anni e infatti quando ci sono stato era in ristrutturazione e il mercato era stato spostato poco più a est.
Municipio e av. Dos Aliados.
Dopo percorrete Rua de Fernandes Tomás verso ovest, fino all’imponente sagoma della Igreja da Santíssima Trindade. La chiesa non è di particolare interesse, ma merita una fermata. Di fronte alla facciata della chiesa vedrete l’altrettanto imponente sagoma del municipio cittadino, la cui facciata è sul lato opposto. Girategli intorno e la troverete, probabilmente con la grande scritta “Porto” davanti alla gradinata. Qui spesso si vedono gruppi di turisti e scolaresche a farsi la foto ricordo. A volte si spende un po’ di tempo per fare la stessa cosa, aspettando il proprio turno.

L’antistante e omonima piazza costituisce un po’ il maggior punto di riferimento cittadino, insieme alle due strade gemelle che gli sono ai lati (av. Dos Aliados). Il tutto si estende per diverse centinaia di metri, in leggera discesa. I dislivelli, più o meno pronunciati, sono una costante di Porto, come di molte altre città portoghesi.
L’edificio municipale è sicuramente monumentale e la posizione più in alto, al vertice della piazza molto allungata, gli conferisce una notevole inportanza. Per il resto non è di particolarmente interessante. L’insieme è comunque disturbato da un elemento che purtroppo è una costante nelle città portoghesi, ovvero il traffico motorizzato, che sembra essere ammesso praticamente ovunque. Girando il Portogallo mi sono sempre trovato in stradine strette, piazze storiche, luoghi monumentali, con auto e furgoncini che scarrozzavano liberamente. Fare una foto senza questi è quasi impossibile.
Cosa vedere a Porto: la torre Dos Clerigos.
Scesi in fondo alla piazza, girate a destra in Rua Dos Clerigos, fino alla vicina e omonima chiesa e relativa torre, anch’essa con lo stesso nome. Fra le cose da vedere a Porto non può mancare la Torre Dos Clerigos, che infatti è uno dei monumenti più visitati della città che, dalla sommità, può essere osservata quasi interamente. Visitate la chiesa e poi salite sulla torre barocca. Dall’alto potrete orientarvi, collocando correttamente nello spazio le varie parti caratteristiche della città. L’edificio meglio identificabile è la cattedrale, che con la sua sagoma, in posizione rialzata, copre la vista del pur elevato ponte Luiz I.
Purtroppo il fatto che tutta la città sia in alto rispetto al fiume, impedisce la vista di tutta l’area della Riveira e in generale della riva nord del fiume, dove si trova Porto. Dietro la cattedrale, sull’altra sponda del fiume si vedono bene il Monasteiro Da Serra do Pilar e l’adiacente Jardim do Morro.
Per salire sulla cima della torre vanno affrontati gli oltre 200 gradini che, in alta stagione, saranno strapieni di turisti, ma ne vale la pena. La torre e la chiesa sono stati progettati dal toscano Niccolò Nasoni, nome che troverete spesso durante la vostra visita della città, seppur portoghesizzato in Nicolau. Questo perché questo architetto, dopo aver lavorato nell’isola di Malta, si trasferì in Portogallo, fino a farne la sua patria adottiva. Soprattutto a Porto vi sono numerose opere che portano la sua firma ed è qui che chiese di essere sepolto, proprio nella chiesa dei Clerici.
Baccalà portoghese?
I dintorni della chiesa sono un notevole punto di concentrazione dei turisti presenti a Porto. Questo aspetto è sfruttato dagli esercizi commerciali che si affacciano sulla piazza, in alcuni casi creando delle mode, come mangiare una polpettina di baccalà, accompagnata da una birra, serviti su un apposito supporto in legno. I turisti fanno la fila per averne uno e pagano prezzi assurdi. Persone del luogo mi hanno assicurato che quel modo di preparare il baccalà e di servirlo non c’entra nulla con le tradizioni locali, ma serve solamente a spillare soldi ai turisti. Ovviamente non c’è nulla di male, ma è bene saperlo.
Il Portogallo e il baccalà.
Quello che è vero è che il baccalà è un ingrediente tipico della cucina portoghese, ma per scoprire come questa lo utilizzi occorre fare diversamente. Se la cosa vi interessa, un’ottima soluzione è iscriversi a un Masterclass di cucina portoghese. A un prezzo assolutamente ragionevole, vi porteranno al mercato di Bolhão e vi mostreranno come scegliere gli ingredienti migliori.
Poi sarete condotti in un ristorante dove un cuoco professionista vi mostrerà come preparare il vero baccalà portoghese e diversi altri piatti. Potrete voi stessi cimentarvi nelle preparazioni e alla fine avrete il pranzo compreso in uno dei migliori ristoranti cittadini. Il tutto accompagnato da una guida parlante italiano che, durante gli spostamenti vi mostrerà alcuni monumenti cittadini, come la cattedrale. Mio figlio, appassionato di cucina, l’ha provato e, quando ne parla, ho l’impressione che sia la cosa che gli è piaciuta di più del Portogallo.
Igreja do Carmo e dintorni.
Con la torre Dos Clerigos sulla destra, dirigetevi verso nord, fino alla piazza con la Fontana dei Leoni. Su un angolo della piazza c’è la caratteristica Igreja do Carmo, con le sue pareti esterne rivestite di azulejos. In realtà le chiese sono due, perché adiacente c’è quella Das Carmelitas. Ma, fate attenzione, le due chiese non sono proprio confinanti, perché in mezzo c’è un volume chiuso con un fronte di circa un metro che, credeteci o no, è un’abitazione.

Per fare un’abitazione così stretta ci vuole un motivo particolare. Ad Amsterdam, per esempio, le abitazioni in passato venivano tassate in base alla larghezza del fronte strada. Mentre non contava il volume. Così era una gara a farne di sempre più strette. Quando l’ho visitata ne ho viste di estreme.
In questo caso il motivo è un editto che vietava che due chiese utilizzassero lo stesso muro. Qualcuno ha malignato che dietro il provvedimento si celasse il tentativo di ostacolare le relazioni amorose fra frati e suore. Non so se è vero, ma resta il fatto che una casa, realmente abitata fino ad alcuni decenni fa, larga un metro, appare proprio un record. Se vi interessano le cose un po’ strane, troverete questa e altre nell’articolo sulle curiosità, particolarità e rarità che ho scoperto nel mondo.
Libreria Lello & Irmo.
Vicino al lato opposto della piazza, nel senso della lunghezza, c’è la famosissima Livraria Lello e Irmão. Famosissima perché? Innanzitutto è una delle librerie storiche di Porto, divenuta rapidamente famosa in tutto il Portogallo e non solo, fin dalla sua fondazione oltre un secolo fa, partendo da una precedente libreria.
Ma il vero motivo è che si ritiene che la scrittice che ha ideato il personaggio di Harry Potter, Joanne Rowling, abbia trovato ispirazione in questa libreria. In effetti aveva un marito portoghese ed ha vissuto a Porto insegnando inglese.
Vi dico subito che io non l’ho visitata per il semplice motivo che in alta stagione (ma pare quasi sempre) c’è da fare una fila lunghissima (nella foto sotto continuava per un lungo tratto sulla destra) e io decisamente non sono portato per queste cose, che sono più mode che altro.

Se la cosa vi interessa, sappiate che occorre pagare un biglietto di ingresso, che in realtà è un buono acquisto, nel senso che verrà detratto da quanto dovrete pagare, nel caso che compriate qualcosa. Pare che ce ne sia anche una versione che costa il triplo, ma consente di saltare la fila. La cosa mi appare ancora più fastidiosa. Fate quello che credete.
Sempre se il tema Harry Potter è di vostro interesse, potete partecipare a un Free tour di Harry Potter, che vi porterà nei luoghi che hanno inspirato l’autrice del libro. Il compenso per la partecipazione lo deciderete voi in base al gradimento. Fate attenzione che questo tour è con guida parlante inglese.
Pausa pranzo?
Se avete bisogno di una pausa, nei vicini Jardim da Cordoaria troverete ombra e posti a sedere, spesso vicini a giovani che si esercitano a suonare. Da lì attraversate ancora la strada trafficata Campo dos Martires da Patria e, con la Torre Dos Clerigos a sinistra e dirigetevi verso sud in Rua de São Bento da Vitória.
Il Miradouro da Vitória e Sao Bento.
Percorretela fino alla fine ed arriverete al Miradouro da Vitória, dal quale potrete godere di una bellissima vista sulla città nelle direzioni sud ed est. Prendevi una pausa e poi, risalite rua da Vitória fino alla piccolissima traversa Rua do Ferraz, che troverete sulla destra. Scendetela fino alla strada successiva (Rua das Flores). Girate a destra per un centinaio di metri e troverete la Igreja da Misericordia. Se la trovate aperta, entrate e dategli un’occhiata. Non è male ed è una sosta ufficiale dei pellegrini diretti a Santiago di Compostela.

Dopo risalite tutta Rua das Flores, dove spesso si esibiscono dei giovani in costumi tipici, arrivando fino alla bellissima stazione di Sao Bento, in esercizio da oltre un secolo. L’ingresso di questo edificio è uno spettacolo. Oltre 20.000 azulejos rivestono le pareti, tutti con bellissime raffigurazioni sulla storia del Portogallo.

Igreja da Sant’Ildefonso e Majestic cafè.

Uscendo dalla stazione andate a destra e poi girate subito a destra risalendo la ripida Rua de 31 de Janeiro. Arrivate fino alla fine e vi troverete davanti la Igreja da Sant’Ildefonso. Non è una delle chiese più importanti di Porto, ma ha una facciata particolare, decorata dai soliti azulejos.
Dopo imboccate Rua de Santa Catarina (verso nord) e percorretela per un centinaio di metri. Arriverete al famoso Majestic Cafè. Locale storico della città, dove si fa spesso la fila per entrare e apprezzarne gli arredi storici e il servizio di camerieri in divisa impeccabile. Molti turisti si fermano anche solo per vedere gli interni senza entrare e scattare qualche foto. Decidete voi se fermarvi o dare solo un’occhiata.
Ritornate alla chiesa di Sant’Ildefonso e dirigetevi verso sud seguendo i binari del tram per un centinaio di metri. Poi imboccate la stradina Rua de Cimo de Vila, alla vostra destra. Seguitela anche quando cambierà nome in Rua Chã e percorrete anche questa fino alla fine.
Cosa vedere a Porto: la Cattedrale di Porto.
Vi troverete davanti la Cattedrale di Porto, detta anche la Sé. Passate sul fianco della cattedrale, girate l’angolo e arriverete alla piazza antistante la sua facciata, splendido punto panoramico su diverse parti della città. Entrando all’interno dell’edificio si ritrova la mano di Niccolò Nasoni che è autore anche della facciata del vicino Paço Episcopal do Porto.
Non lasciate la piazza davanti alla cattedrale con troppa fretta, perché pochi punti consentono una vista così ravvicinata sulla città vecchia. Affacciandosi dalla terrazza verso il Douro (il fiume di Porto) si vedono le stradine che precipitano verso il fiume e si ha la piena sensazione di trovarci in una città dove i dislivelli, anche forti, sono la norma.
Cosa vedere a Porto: la Ribeira.
Tuffatevi in una di queste stradine e scendete con percorso tortuoso verso la Ribeira, ovvero la sponda del fiume con i suoi porticcioli. Se girate dietro al Paço Episcopal do Porto, potrete scendere le famose Escadas Do Barredo, una serie di strette scale che portano sempre sulla riva del fiume. In ogni caso sarà comunque piacevole trovarsi immersi nella città vecchia e arriverete a Praça da Ribeira, con la sua bella vista sul ponte Luiz I, i numerosi tavoli dei molti locali presenti e le facciate dei vecchi palazzi. Difficilmente sarete soli. La Ribeira è uno dei punti più gettonati di Porto ed è piena di locali dove fermarsi, magari perché è ormai abbondentemente ora di pranzo.

Se avete voglia di un ristorante vero, vi consiglio il Postigo do Carvão, in Rua da Fonte Taurina 24. Vero locale tradizionale della città, con ottima cucina. Se potete, fatevi dare il tavolo vicino alla finestra sulla stradina che gli passa davanti. Potrete mangiare osservando i passanti, senza il fastidio del traffico motorizzato.
Il percorso fin qui descritto comporta già una bella camminata. Se poi la giornata è molto calda, come è capitata a me, una bella pausa ci starà più che bene. Scegliete il posto che vi piace e rinfrancatevi quanto serve. I locali non mancano.
Vila Nova de Gaia e le sue cantine.
A questo punto sarete pronti per passare sull’altra sponda, nel senso dell’altra riva del fiume. Attraversate il ponte Dom Luiz I al livello inferiore e arrivando a Vila Nova de Gaia, una volta città indipendente e oggi praticamente fusa con Porto.

Qui non potete non aver prenotato la visita di una cantina storica di produzione del vino Porto. In effetti questa sponda del fiume è la sede delle più famose contine di produzione del vino che porta il nome della città. Conoscere le tecniche e visitare locali storici della produzione del vino locale, con esposizione di vecchi macchinari è un’esperienza da non perdere.
Di possibilità di questo tipo ce ne sono diverse. Io ho scelto una Visita guidata della cantina Burmester. Cantina storica di Vila Nova de Gaia, con sede proprio alla fine del ponte. Devo dire che mi ero riproposto di limitarmi all’esposizione e agli assaggi ma, dopo averli fatti, non sono riuscito a uscire senza una bottiglia invecchiata dieci anni. Acquisto ovviamente facoltativo e nessuno dovrebbe farvi pressione in tal senso.
Miradouro da Serra Pilar.
Finita la visita, vale la pena di affrontare la salita verso il Jardim de Morro e il vicino Miradouro da Serra Pilar, dal quale si ha una vista spettacolare e globale sulla città di Porto, grazie alla notevole altezza in cui si trovano.

Per salire al Miradouro consiglio la stradina che parte a sinistra, appena usciti dal ponte e passa proprio a ridosso della cantina Burmester. Appena sopra la cantina, c’è un minuscolo bar dove ho pagato solo 5,40 euro per due generosi boccali di birra e una Coca. Fra l’altro è in ombra e ci si può riposare al fresco se la giornata è molto calda. Può essere anche un’ottimo modo di aspettare l’orario di inizio della visita della cantina.
Come alternativa per raggiungere il Miradouro si può utilizzare la teleferica, che però parte da un punto posto a oltre 600 m dal ponte. Quindi ne vale la pena solo se si è deciso di percorrere la sponda del fiume verso valle (ovest) per altri motivi. La zona è piena di locali, compresi numerosi ristoranti.
Conclusione della giornata.
Sperando abbiate trovato la risposta alla domanda: “cosa vedere a Porto?”, potrete avviarvi alla fine della giornata. Per rientrare, percorrete ancora il ponte, ma questa volta al livello superiore, potendo così godere di viste spettacolari su entrambe le sponde cittadine. Proseguite dritti e arriverete ancora a Sao Bento da dove potrete prendere la metro per rientrare al vostro alloggio.
Se avete ancora tempo e non siete stanchi, o magari avete anche il giorno successivo, fra le cose da vedere a Porto c’è uno Spettacolo di fado alla Casa da Guitarra, oppure in versione Tour serale con cena e spettacolo di fado.
Altra possibilità è un’esperienza che volevo fare, ma che non sono riuscito a combinare con altre cose è una Crociera con cena e musica dal vivo, sul Douro. Sbaglierò, ma temo di essermi perso una bella esperienza.
Altro sul Portogallo.
Se vi interessano i dintorni di Porto, a nord della città, potete leggere l’articolo: Portogallo del nord. Cosa vedere (anche da Porto).
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