
Le cose più importanti da fare e da vedere a Lisbona per chi ha solo un giorno a disposizione, o anche meno. Quale percorso è consigliato, come muoversi e dove fermarsi a mangiare, anche a cena.
Cominciamo.
Lisbona è una delle città più gettonate dal viaggiatore, probabilmente perché associa il fascino della vecchia capitale a uno spirito giovane. I vecchi tram e le funicolari che sferragliano nel centro storico si affiancano alla vivacità dei tempi moderni. Insomma una città rimasta emarginata per un bel po’ di tempo, anche per la sua posizione decentrata nel continente e che oggi ha voglia di vivere.
Prima di visitare questa vecchia capitale avevo ascoltato numerosi pareri ed erano tutti entusiasti. Come spesso mi accade, ho un’opinione un po’ diversa dalla maggioranza. Quindi lo dico subito: mi aspettavo di più e ho sicuramente apprezzato maggiormente Porto. Devo però ammettere che la città merita la visita e poi non dimentichiamoci che nelle vicinanza c’è la splendita Sintra, con tutti i suoi gioielli e non mancano altre località di massimo interesse.
Quindi Lisbona è una città che nel complesso ha molto da offrire e merita sicuramente il viaggio. La sua parte interessante è ovviamente il centro storico, che non è molto grande e a mio avviso si può visitare in giornata. Più tempo serve ovviamente per la visita dei dintorni, ma potrebbe essere necessario anche per compensare le ore spese facendo la fila in alcune attrazioni più richieste. In caso di visita in alta stagione infatti, anche solo per poter salire sull’Elevador de Santa Justa c’è da perderci qualche ora, ammesso che ne valga la pena.
Io vi propongo un itinerario fattibile in giornata, ma un po’ pesante se lo fate tutto. Ovviamente in due giorni è molto più comodo. Viceversa, se avete poco tempo, vi indicherò cosa saltare.
Cosa vedere a Lisbona in un giorno: percorso.
Diciamo subito che si può alloggiare dove si preferisce, basta che si abbia abbastanza comoda la metro. Con questa consiglio di arrivare a Martim Moniz.
L’Alfama.
L’Alfama è il quartiere più vecchio di Lisbona, tutto raccolto intorno a una collinetta. La città in effetti, come spesso accade in Portogallo, è un saliscendi fra un rilievo e l’altro. Non mancano infatti elevatori e scale mobili, per agevolare i movimenti delle persone.
Da Martim Moriz si può salire secondo diversi percorsi. Non ritengo che ce ne sia uno significativamente migliore degli altri, a meno che non si abbiamo interessi specifici. Io sono salito da r. dos Cavaleiros, all’estremità nord della piazza dove c’è la fermata della metro, ma un po’ tutti i percorsi dell’Alfama sono piacevoli da percorrere. Il quartiere è infatti un dedalo di viuzze dove è anche facile perdersi.

La strada è una di quelle vecchie di Lisbona, con le rotaie del tram. Risalitela fino alla piazzetta Travessa do Açougue. Proseguite ancora dritti in r. Sao Tomé fino a LargoPortas do Sol e quindi girate due volte a destra (tr. de Santa Luzia). Dovrebbe esserci anche un passaggio più diretto, deviando dall’inizio di r. Sao Tomé in rua dos Cegos, e poi andando a destra. Però è un passaggio in mezzo a vecchie case diroccate del quale non sono sicuro e comunque, quando ci sono passato io, era chiuso per lavori.
Quindi, proseguite seguendo sempre la strada che sale. Arrivati sotto le prime mura del castello, troverete un “Urinol“. Non credevo che ce ne fossero ancora in giro. Proseguite fino alla fine di Rua do Chão da Feira e girate a destra. Troverete le biglietterie del castello.
Castello di São Jorge.
Questo castello ha una storia che parte dall’età del ferro e quindi di cose da raccontare ne avrebbe sicuramente molte. Di sicuro sappiamo che fu elemento importante per i mori, durante gli attacchi delle truppe cristiane. Come un po’ tutto il Portogallo finì per cadere proprio per opera del solito Alfonso Henriques nel 1147. Fu utilizzato come sede della monarchia e poi come caserma, prigione e anche orfanotrofio.
Oggi è un’attrazione turistica e probabilmente al primo posto delle cose da vedere a Lisbona. Probabilmente è proprio per questo che il prezzo del biglietto è decdisamente salato. A mio avviso in maniera del tutto ingiustificata. Forse non vale quello che si paga, ma è difficile che un turista arrivi a Lisbona senza fare un giro fra queste mura, anche e soprattutto per gli stupendi panorami che si trovano solo in questo punto della città. Qualcuno ha evidentemente fatto bene i conti.
La vista spazia su tre lati, praticamente senza ostacoli. Gli spazi sono ampi e, anche se c’è molta gente, si può comunque stare tranquilli ad ammirare la città dall’alto. I numerosi alberi con ampia chiama rendono piacevole anche la visita in piena estate. Insomma è un luogo dove si sta bene, se non si pensa a quanto pagato.

I locali dove si trovava la residenza reale sono oggi occupati da un museo, a mio avviso non certo imperdibile. Più a nord c’è il vicino castello vero e proprio, con la sua cerchia muraria quasi tutta percorribile. Anche da qui non mancano le belle viste sui dintorni.
Ma l’aspetto migliore di questo luogo è quella connotazione da oasi tranquilla, dove si incontrano gatti che sonnecchiano e pavoni multicolori. La superficie occupata è notevole e passare un’oretta a passeggiare è il minimo.
Per la visita del castello potete anche acquistare i Biglietti per il Castello di San Giorgio con audioguida, che vi consente di girare in autonomia quando volete, ma con l’ausilio dell’audioguida direttamente sul vostro telefono.
La Cattedrale di Lisbona (la Sé).
All’uscita dal castello, ripercorrete l’ultimo tratto fatto per arrivare e, appena passati sotto l’arco delle mura, proseguite la discesa verso destra. Al primo incrocio girate a sinistra in Largo dos Loios e proseguite fino all’incrocio con r. Limoerio. Seguite i suoi vecchi binari e arriverete alla cattedrale.

Il punto dove si trova la Sé è un po’ diverso dal solito. Le cattedrali sono spesso su ampie piazze centrali o su rilievi panoramici, che si ergono sulla silhouette della città, come quella di Porto. Quella di Lisbona invece è strozzata in mezzo alle case, adiacente a strette stradine percorse da tram e da tik tok in cerca di turisti. Dispiace dirlo, ma ci sente un po’ soffocati.
Esteriormente non ha la sagoma elegante e imponente delle cattedrali di quasi tutte le capitali europee. Anche gli interni deludono non poco. Anche se molte decorazioni sono andate perdute nel terremoto del 1755, si ha l’impressione di un edificio minore. In ogni caso resta pur sempre un edificio di epoca medievale, con tutta la sua storia, nonché la chiesa più antica di Lisbona.
Durante la visita si può ammirare il cosiddetto “tesoro“, ovvero una raccolta di oggetti liturgici di valore, reliquie, ma anche sculture e dipinti arrivati qui nel corso dei secoli. La leggenda narra che vi si troverebbero anche le reliquie di San Vincente, portate a Lisbona da una barca condotta da corvi. Potete trovare altre informazioni sul sito ufficiale della Sé di Lisbona.
La Baixa.
La Baixa è appunto la parte bassa della città, compresa fra la collina dell’Alfama, quella del Barrio Alto e il fiume.
Praca do Comercio.
Dalla cattedrale scendete verso la vicina riva del fiume e andate verso destra. Vi troverete rapidamente in Praca do Comercio, un enorme piazzale a pianta quadrata affacciata sul fiume. Sui suoi lati si affacciano vecchi palazzoni governativi e probabilmente vi troverte molte persone a passeggio. La piazza non è particolarmente bella, né riveste importanti significati storici, anche se è qui che fu assassinato Carlo I nel 1908.
Oggi al centro della piazza troneggia la statua di Giuseppe I, il sovrano che governò dopo il terribile terremoto del 1755. Praca do Comercio riveste prevalentemente il ruolo di punto di ritrovo della città, da dove partono gli autobus turistici, e i traghetti che consentono di attraversare il fiume.
Elevador de Santa Justa.

Dall’angolo nord ovest della piazza, dirigetevi verso nord per poco meno di mezzo chilometro. Arriverete all’ultra famoso Elevador de Santa Justa. Questa struttura in acciaio del 1902 consente una bella vista panoramica sulla città e, proprio per questo, è stato dotato di un “Mirador“. Un po’ per i panorami e un po’ perché ormai è solamente un’attrazione turistica, è incredibilmente richiesto dai turisti che sono disposti a restare in coda per ore pur di effettuare la pur breve salita al Barrio Alto.
Anche su questa attrazione devo ripetere quello che ho scritto in altre situazioni analoghe. Sono componenti storici, fanno parte della tradizione, ma fare ore di coda per quello che è e resta un ascensore, mi sembra del tutto illogico. Passi pagare un prezzo “turistico”, ovvero gonfiato, ma senza fare coda, come per il Siklò di Budapest, ma per pochi secondi di salita direi proprio di no.

Quindi il mio consiglio è di passarci in bassa stagione, ammesso che non vi siano file, o rinunciare. Se comunque vi interessa sappiate che ci sono varie alternative riguardo al biglietto. Lo si può fare sul posto, nella biglietteria presente.
Le tessere turistiche.
Oppure si può acquistare la carta Viva Viagem o altre tessere turistiche. Il discorso tessere a Lisbona è più complesso di quel che sembra e soprattutto è soggetto a cambiamenti improvvisi. Guardate la foto che ho scattato vicino all’Elevador. I diversi nastri applicati sono conferma di avvenuti cambiamenti.
Comunque, se siete a Lisbona per visitare la città, una buona soluzione è acquistare una tessera Viva Viagem. Vi servirà per muovervi sui trasporti pubblici e potrete alloggiare anche fuori dal centro storico. Sarà sufficiente scegliere una struttura vicina a una qualsisi stazione della metro. Trovate le informazioni relative sul sito metrolisboa.pt.
La tessera la potete acquistare direttamente nelle stazioni, ma fate attenzione a non sbagliare. Ve ne sono due tipi: la VERDE e la BIANCA. Entrambe consentono il libero uso della metro per il periodo scelto, ma solo la prima può essere utilizzata per alcuni trasporti, come la linea ferroviaria che da Cais do Sodre corre lungo la riva del fiume e passa dalla Torre di Belem. Questa, ovvero la tessera VERDE, comprende anche l’Evador de Santa Justa. La tessera va acquistata e poi caricata dell’abbonamento che interessa.
Se volete evitare ogni problema e lo stress per cercare di capire le varie alternative, potete semplicemente acquistare la Lisboa Card. Avrete tutti i trasporti di Lisbona inclusi, compreso l’Evador de Santa Justa e una bella lista di attrazioni. Vi consegneranno una mappa, tutti gli orari di apertura e utili consigli per l’uso della tessera. Potete anche prenotarla on line e ritirarla direttamente in aeroporto.
Barrio Alto.
Con l’elevatore o rapidamente anche a piedi, superate il modesto dislivello e arriverete al Bario Alto, altro quartiere storico di Lisbona. Se salite a piedi fermatevi a vedere la stazione di sommità dell’elevatore, con il Mirador.
Il Barrio alto è un’altra delle cose da vedere a Lisbona. Passegiare per le sue stradine, tagliate dai binari dei vecchi tram e permanentemente in salita o discesa, è un’attività da non saltare.
Convento do Carmo.
L’elevatore è vicino al Convento do Carmo, che in effetti è più che altro lo scheletro dell’edificio originale. Questo fu distrutto dal solito terremoto del 1755. Ancora oggi si può vedere la grande navata gotica priva della copertura.

Nei locali adiacenti è invece stato realizzato il Museo Archeologico del Carmo, con reperti di diversi monasteri del Portogallo, ma anche di altre provenienze, come una mummia egizia e altre precolombiane, trasportate dal Nuovo Mondo. Anche questa attrazione turistica, in alta stagione, presenta notevoli file all’ingresso. I consigli sono i soliti: bassa stagione o arrivare presto.
Mercado da Ribeira.
Dal Convento – Museo, scendete nuovamente verso la riva del fiume e spostatevi verso ovest. Arriverte alla stazione Cais do Sodre, della ferrovia costiera. Davanti c’è il Mercado da Ribeira. All’ora di pranzo si riempie di gente che si ferma per mangiare. La situazione è la solita di questi luoghi, ovvero una lunga serie di locali lungo il perimetro che vendono di tutto e lunghe tavolate su varie file al centro dell’ampio spazio a disposizione. Ognuno prende il cibo che preferisce, fra le molte tipologie disponibili e poi si siede dove vuole, o meglio dove trova posto. Nell’ora di punta la calca è notevole.

Se per voi la confusione è troppa, un’ottima alternativa per il pranzo è il famoso Fauna & Flora, in Rua da Esperança 33. Locale semplice e simpatico, che ha il difetto appunto di essere conosciuto e quindi molto frequentato. Cercate di evitare il tavolo vicino ai servizi.
A pancia piena ritornate sulla riva del fiume e prendete il treno alla stazione Santos. Ripeto la mia raccomandazione di accertarvi di non avere la Viva Viagem bianca, che non è titolo per questa ferrovia. Se necessario potete acquistare il biglietto alle solite macchinette automatiche.
Belem.
In treno arrivate fino alla stazione di Belem, passando sotto la sagoma imponente del Ponte 25 Abril, e proseguite a piedi fino all’omonima torre.
Torre di Belem.
Purtroppo occorre percorrere oltre un chilometro e mezzo perché non c’è una stazione vicino alla famosa Torre di Belem. La fermata successiva è Alges, leggermente più vicina, ma con percorso più scomodo da fare a piedi. In entrambi i casi il tratto sotto il sole estivo è piuttosto fastidioso. Per fortuna, arrivati alla Torre di Belem, troverete una bella area verde con numerosi alberi dove riposarsi.
Da molti considerato il simbolo di Lisbona, fu eretta alla foce del Tago per difendere la città. Originariamente si trovava al centro del fiume, ma il solito terremoto del 1755 sposto il letto di questo e la torre oggi è vicina alla riva, anche se per poco è ancora circondata dalle acque. Altri però contestano questa teoria e ritengono che la torre si sia sempre trovata fuori dall’acqua, prima del suddetto terremoto. Comunque sia, gli interni si possono visitare e l’ingresso è compreso nella Lisboa Card.

Il luogo è molto frequentato soprattutto per la tranquillità del parco adiacente alla torre. In estate è pieno di gente sdraiata sull’erba che si mangia un gelato o magari si beve un succo (alcolico a scelta) fatto al momento e bevuto dentro l’ananas dal quale è stato estratto. Mi sento di dire che la Torre di Belem (come gli spazi che le sono intorno) merita sicuramente di esserre inserita, come imperdibile, fra le cose da vedere a Lisbona. Quindi non fatevi prendere dalla pigrizia e non fatevi fermare dal fatto che il luogo è decentrato.
Mosteiro dos Jerónimos.
Finito il relax sul prato, attraversate la ferrovia e i viali adiacenti tramite il cavalcavia e proseguite fino a r. Bartolomeu Dias (parallela più interna). Seguitela verso destra e arriverete al Mosteiro dos Jerónimos. L’imponente sagoma del monastero, oggi patrimonio UNESCO, domina la grande superifice della Praça do Império, con i suoi più che ampi giardini.

Il monastero è molto bello sia fuori che all’interno e mostra l’opulenza del periodo in cui fu costruito per volontà del re Dom Manuel, se Vasco de Gama fosse tornato dall’India nel 1498. Così fu e le spezie portate in Portogallo, di grande valore all’epoca, confortarono l’impresa.
Splendido il chiostro del monastero, con le sontuose volte sovrapposte, finemente decorate. Nel complesso sono presenti un museo archeologico e la tomba di Vasco de Gama. Proprio in questo edificio, il 13 dicembre 2007, fu firmato il Trattato di Lisbona, uno dei passi che ha progressivamente spostato i poteri dai singoli stati alle isituzioni dell’Unione Europea. Passo in avanti per molte persone e viceversa per altre.
Pasteis de Belem.
Proseguendo verso est sul viale di fronte al monastero si arriva alla famosa Pasteis de Belem, che si vanta di aver creato gli omonimi tortini alla crema nel 1837, seguendo un’antica ricetta del Mosteiro dos Jerónimos. Questo dolce, che a me piace veramente tanto, lo si trova in molte pasticcerie del Portogallo. Ormai venire a comprarlo qui, o magari gustandolo direttamente nel locale, è più un rito, una moda, che un vantaggio effettivo.

Per rientrare, spostatevi ancora verso il fiume e prendete il treno alla stazione di Belem, ritornando a Cais do Sodré, dove c’è anche la stazione della metro.
Cosa vedere a Lisbona in un giorno: consigli.
Se avete più tempo, potete inserire nel vostro percorso, dopo il Convento do Carmo,:
- l’Igreja-Museu São Roque, con la sua facciata rinascimentale e gli azulejos all’interno;
- il Palacio de Sao Bento (e gli altri vicini), da vedersi dall’esterno, essendo un palazzo governativo;
- la Basilica da Estrela, con la sua cupola bianca ben visibile anche da lontano.
Potete anche attraversare il panoramico Ponte 25 Abril, con un tram o in treno. Avrete la vista della città dall’altra sponda del Tago, anche se non siamo al livello dei bellissimi panorami di Porto. Oppure spendere più tempo passeggiando per le stradine del Barrio Alto.
Se invece avete meno tempo, vi consiglio di rendere più rapido il giro fermandovi a guardare solo dall’esterno il Convento do Carmo e l’Elevador de Santa Justa. Potete invece saltare Praca do Comercio, andando direttamente dalla Sé all’Elevador.
Non rinunciate all’escursione alla Torre di Belem. Oltre che essere il simbolo di Lisbona, è un luogo molto bello e gradevole.
Per gli spostamenti, come già detto, conviene utilizzare la metro per arrivare nel centro storico e poi spostarsi a piedi, tranne il tratto in treno per andare alla Torre di Belem. La metro arriva anche all’aeroporto e quindi non serve altro. Fate bene attenzione alle diverse tessere dei servizi pubblici, per evitare brutte sorprese.
Per il pranzo, vi ho già indicato il Mercado da Ribeira o Flora & Fauna. Per la cena vi consiglio invece un piccolo loocale non lontano da Flora & Fauna, ovvero il Santelmo, r. Poço dos Negros 188. Non hanno un sito, ma li trovate su Facebook. Vi consiglio di prenotare, magari quando passate lì vicino durante il vostro giro. Si trova a 150 metri da Flora & Fauna.
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