Se il viaggio è prevalentmente itinerante, questa sarà una voce di spesa importante. Per prima cosa non date per scontato che sia necessaria, o perlomeno che lo sia per tutto il vostro viaggio. Ci sono paesi dove utilizzare i mezzi locali è economico e divertente. Consente un contatto ravvicianto con la popolazione e spesso è anche il più pratico.
Non è possibile in generale indicare quando scegliere questo sistema per spostarsi e quando no. Diciamo che dipende da quanta libertà vogliate e dalla sicurezza dei luoghi. Nell’ipotesi che questa sia la vostra scelta, vi riporto i miei consigli.
Cominciamo.
Scelta del mezzo.
Auto o fuoristrada? Mezzo piccolo o grande?
Questi sono spesso i dubbi iniziali di deve noleggiare un veicolo. Anche qui, la risposta piò ovvia è: “dipende”. Vi rimando infatti alle varie destinazioni per le indicazioni specifiche. Tuttavia alcuni aspetti possono essere affrontati subito.
Innanzitutto il fuoristrada costa assai di più e quindi il primo consiglio è di sceglierlo se proprio è necessario. Per esempio è impensabile girare in Namibia, con quasi tutte le strade non pavimentate, con un’auto normale. Non serve invece negli Stati Uniti, a meno che non abbiate qualcosa di specifico in programma. Se anche prevedete qualche tratto sconnesso, si tratterà di procedere lentamente e fare attenzione. Poi ci sono i casi come l’Islanda dove senza 4×4 si può tranqullamente girare tutto il paese, ma non potrete andare sulle strade classificate “F”. Quindi, al solito, dipende da quello che volete fare.
Riguardo alle dimensioni del mezzo, dipende ovviamente da quanti siete e dalla lunghezza del tragitto. In due basterà anche piccolo. In quattro direi di no. Stare stretti in un viaggio di migliaia di chilometri è poco gradevole. Se invee si tratta di un breve tratto si può anche fare.
Tenete presente però che ci sono paesi come gli Stati Uniti dove il mezzo più grande non costa molto di più. Molto spesso invece la differenza è notevole. Al solito, se potete farne a meno, risparmiate.
E il camper?
La domanda può anche essere: auto più albergo o camper?
Dico subito che non amo i camper, perché soffro molto la mancanza di spazio. Qualche volta però un confronto l’ho fatto. A mio avviso la scelta va fatta per preferenze personali e non per convenienza. Questo perché ritengo che le differenze di costo siano poca cosa rispetto alle grandi differenze del modo di viaggiare.
Scelta della compagnia.
Diciamo subito che le compagnie si possono dividere fra internazionali e locali. Vediamo le principali differenze fra queste due categorie.
- Innanzitutto le prime hanno comode piattaforme di prenotazione on line, informazioni precise e standardizzate, uffici clienti in quasi tutti i paesi. Insomma anche se noleggiate all’estero, avrete sempre un interlocutore a cui presentare rimostranze. Alcuni anni fa, ho presentato un reclamo all’Avis per un noleggio fatto a Londra (potete leggere i dettagli più avanti). Ho potuto scriverlo in italiano e presentarlo all’ufficio in Italia. Loro hanno pensato alla traduzione e all’inoltro alla sede centrale. Con le agenzie locali quasi tutte queste caratteristiche sono assenti, anche se alcune sono ben organizzate per le prenotazioni on line.
- Quasi sempre le agenzie minori hanno una sola sede anche in paesi grandi, mentre le maggiori è probabile che abbiano più uffici. Quando in Namibia ho avuto un guasto all’alternatore. Che ha reso l’auto inutilizzabile, l’Avis o la Hertz (per esempio) avevano un ufficio nella città più vicina a dove mi trovavo. L’agenzia locale alla quale mi ero rivolto lo avevano solo nella capitale Windhoek. L’auto sositutiva è comunque arrivata, ma il giorno dopo, a causa della distanza.
- Le maggiori agenzie hanno sempre gli uffici negli aeroporti o hanno gli shuttle che vi ci portano. Le minori sono sempre fuori, anche se di solito vi vengono a prendere all’arrivo.
- Autoneloggi internazionali significa standard qualitativi simili in tutto il mondo. Quelli piccoli possono presentare qualunque livello di qualità del servizio. Occorre quindi informarsi.
Riguardo ai prezzi invece, mi sento di dire che non c’è una regola assoluta. Solo in percentuale potrei dire che è più probabile che quelle locali costino meno.
Molto importante è invece controllare cosa viene offerto. Questo è facile a dirsi, ma non a farsi. Le differente spesso sono mascherate o difficili da distinguere.
Le varie assicurazioni.
Causa di mal di testa anche per i viaggiatori non più inesperti, sono i confronti fra le varie coperture, con le loro maledette sigle. Poi ci sono quelle personalizzate localmente. Poi capita che un’agenzia te ne metta nel prezzo una, ma non un’altra, mentre nell’alternativa sia il contrario. Infine le franchigie sono sempre diverse.
Insomma non è facile. Che fare?
Prima di tutto, armatevi di pazienza e imparatevi le sigle più diffuse. Preciso che ne parlo da utilizzatore e non da legale, o comunque esperto del settore. Non mi assumo responsabilità.
- CDW è l’acronimo di Collision Damage Waiver. Si tratta di una definizione legale che più o meno corrisponde alla rinuncia al diritto di risarcimento del danno da collisione. In pratica pagando questo supplemento la compagnia rinucia a chiedere i danni in caso di incidente con responsabilità del noleggiante, eccetto una franchigia. Questa, chiamata in inglese “excess”, o “deductible” negli USA, rappresenta l’importo massimo che si può essere chiamati a pagare. Attenzione però a ciò che non è compreso. In alcuni paesi è sempre compresa, ma cambia la franchigia. In altri, come di solito in nord America, è opzionale. Non è una vera assicurazione, ma una sorta di “patto” con l’agenzia.
- LDW è l’acronimo di Loss Damage Waiver. In pratica funziona come il precedente, infatti in molti casi si parla dell’uno o dell’altro. Fate però sempre attenzione a cosa è compreso e cosa no.
- SCDW è l’acronimo di Super Collision Damage Waiver. Rappresenta una forma estesa della CDW, presente solo in alcuni paesi. Praticamente porta la franchigia a zero, o comunque a valori molto piccoli.
- Theft Waiver, come dice il nome è una copertura in caso di furto, presente in alcuni casi. In altri è sempre compresa.
- Altre coperture possono essere presenti, soprattuto in certi paesi. Anche in questi casi limitano la resposabilità a un massimo e talvolta a zero. Possono coprire i danni da urti con sassi durante l’uso (Gravel Protection), soprattutto ai cristalli, o altre cause. Per esempio in Islanda viene spesso proposta quella contro eventi naturali come danni da cenere vulcanica.
Purtroppo su questo aspetto conta molto il punto di vista soggettivo. In altre parole, vi sono persone che preferiscono spendere di più subito, per essere più tranquilli riguardo a eventuali imprevisti. Altri che invece preferiscono risparmiare ogni volta il più possibile, calcolando che quando qualcosa andrà storto e dovranno mettere mano al portafoglio, potranno compensare la spesa con quello che hanno risparmiato.
Il mio consiglio è di decidere in base alle condizioni che si presentano volta per volta. Ovvero, se vi serve un’utilitaria dalla mattina alla sera, magari in una zona tranquilla e poco trafficata, allora aggiungere le varie coperture può costare come il prezzo base, mentre i rischi sono minimi.
Se invece dovete noleggiare un grosso fuoristrada, in un ambiente ostile, per molti giorni, allora il rischio di pagare cifre tutt’altro che trascurabili sale molto. Pur salendo anche il costo dei supplementi, in questo caso la vostra tranquillità potrebbe valere di più. Meglio sborsare subito qualche centinaio di euro in più, che rischiare di pagarne qualche migliaio dopo.
In altre parole, io mi baso sulla probabilità del fatto avverso, per quanto possa farne una valutazione. Tenendo poi conto della probabile entità del danno prodotto. Per me pagare 50 euro per evitare di pagarne 500, con probabilità quasi nulla è da considerarsi ingiustificato. Viceversa pagarne 500 per evitare di pagarne 5000, con rischio concreto è quantomeno ragionevole.
Ribadisco però che queste valutazioni sono soggettive e ognuno è bene che valuti sia la propria propensione al rischio, sia la fiducia nelle proprie capacità di guidatore. L’importante è sapere quello che si sta facendo.
Trovare l’offerta migliore.
Precisiamo subito che per “offerta migliore” si intende, non il prezzo più basso, ma la combinazione più conveniente. Per valutare la convenienza si devono considerare: il prezzo, il modello di veicolo e le coperture.
A volte l’offerta migliore può anche essere quella più onerosa, senza alcun servizio aggiuntivo rispetto alle altre. Questo può accadere quando, per esempio, l’ufficio dove ha sede la compagnia si trova in una posizione che ci è è particolarmente comodo per quello che dobbiamo fare. Magari le alternative ci obbligherebbero a importanti spostamenti.
Io consiglio di partire sempre guardando le condizioni delle compagnie maggiori e poi andare alla ricerca di quelle locali, presenti nel luogo che ci interessa. Se i preventivi sono simili, restate sulle compagnie più conosciute. Se trovate offerte migliori , informatevi bene sull’affidabilità di chi state considerando.
Per ottenere informazioni in proposito, innanzitutto leggete i consigli sulle guide turistiche più affidabili. Controllate i commenti sui blog di viaggi, dando la precedenza a quelli che non presentano sponsorizzazioni per questo servizio. I classici racconti di viaggio invece possono essere utili solo su base statistica, ma controllarne molti può essere troppo dispendioso. Infine le testate giornalistiche, quando si occupano di queste cose, presentano sempre il rischio di essere condizionate dai propri inserzionisti.
I viaggiatori più smaliziati hanno una maggiore capacità di valutare l’affidabilità di chi offre un servizio, un po’ come il pescatore riesce a prevedere il tempo del giorno dopo anche senza ascoltare le previsioni. Personalmente cerco sempre un minimo di informazioni.
Attenti a ….
Una volta fatta la scelta, abituatevi a fare attenzione alle insidie più frequenti che possono capitare in occasione del noleggio di un veicolo. Vediamo le principali.
- Al momento del ritiro dell’auto vi offriranno quasi sempre coperture aggiuntive o servizi optionali, come il GPS. Il comportamento che consiglio di tenere è quello di non decidere a caldo, a meno che si presenti un fatto nuovo che alteri i vostri piani. Valutate in anticipo le varie opzioni e scegliete quella che ritenete migliore. Dopodiché non fatevi convincere.
- Controllate che l’auto abbia le caratteristiche che avete prenotato. A volte quella prenotata non è disponibile e potrebbero essere tentati a darvene una diversa. Per diversa non intendo il modello esatto, che magari vi aspettate. Ricordate infatti che la scelta è per categoria, cioè caratteristiche standard possedute. Succede spesso che tentino di offrirvi un modello superiore, perché quello prenotato non è disponibile. A voi però questo non lo dicono. Se accettate pagherete di più. Se invece rifiutate, dovranno comunque darvi quel modello superiore, perché l’altro non lo hanno. Il consiglio è sempre lo stesso: non cambiate idea a caldo, senza ragionevole motivo.
- Al momento del ritiro controllate che i danni all’auto riportati sul modulo che vi consengnano corrispondano a quelli reali. Purtroppo i danni ci sono sempre e le indicazioni sono quasi sempre approssimative e soggette a diverse interpretazioni. Poi va considerato che possono esserci problemi di lingua, se siete all’estero. Oppure accade che possiate vedere l’auto quando ormai siete molto distanti dall’ufficio. Nei grandi aeroporti ci può essere da camminare un bel po’ per andare dagli uffici ai parcheggi. Allora fate così. Controllate che le cose corrispondano approssimativamente. Se così non è, tornate in ufficio e fate rettificare il modulo. Viceversa fate una serie di foto, o meglio ancora un video, che mostri completamente tutto il perimetro dell’auto e fate in modo che si capisca dove lo avete girato. In caso di contestazioni, potrete dimostrare le condizioni dell’auto al momento del ritiro. In Spagna mi accadde di sentirmi addebitare un’ammaccatura che invece era preesistente. Il video girato mise gli adetti con le spalle al muro.
- Non dimenticatevi di controllare che ci sia il pieno di carburante, perché usualmente sarà in questa condizione che dovrete restituirla. Non dimenticatevi questo aspetto perché le penali per consegna con serbatoio non pieno, possono essere molto fastidiose e non ci potrete fare nulla.
Procedure tipiche.
Nei grandi aeroporti e comunque con le compagnie maggiori vi consegneranno le chiavi e i documenti e poi andrete da soli nel parcheggio a ritirare l’auto. Memorizzate il numero del posto auto, per evitare di girare a lungo per trovarla. Negli USA c’è spesso l’abitudine di non darvi le chiavi. Andrete al parcheggio e sceglierete il modello che preferite fra quelli presenti. Attenti a non sbagliare la categoria. Di solito i cartelli sono piuttosto chiari, ma è meglio non distrarsi. In questi casi, prima di uscire, dal parcheggio, troverete un addetto che registrerà l’auto che avrete scelto.
Sempre nelle grandi aerostazioni, gli uffici possono essere ben al di fuori dell’area aeroportuale. Appena usciti dall’aeroporto, guardatevi intorno e cercate gli shuttle con le insegne della vostra compagnia. Uno stesso shuttle potrebbe servirne diverse.
Buon viaggio.
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