
Civita di Bagnoregio è un vecchio borgo che “doveva morire”, ma che invece sembra sempre di più rifiutare questo destino. In Italia è certamente uno dei tanti, ma se passate in zona sappiate che questa è una tappa assolutamente da non perdere.
Cominciamo.
Civita doveva morire perché la lenta, ma purtroppo inesorabile erosione che affligge questo vecchio borgo la sta lentamente consumando. Si trova infatti nella “terra dei calanchi”, dove l’asportazione del suolo è un evento continuo.
La vecchia strada ormai è già stata divorata e sostituita da una nuova, sospesa, proprio per non risentire dell’erosione. Le pareti a picco che ormai sono sotto i muri delle case, minacciano crolli imminenti. Tutto sembra in bilico e in un certo senso lo è.
Tuttavia il vecchio borgo ha ritrovato nel turismo una nuova vita e se la merita. Visitarlo è infatti un’esperienza relativamente rapida, ma intensa. Si respirano atmosfere di una volta, come solo i borghi abbandonati sanno offrire, perché è come se la vita si fosse fermata in un preciso momento.
Oggi Civita di Bagnoregio è tornata a vivere, ma quasi solamente con strutture per il turista. Trattorie, negozietti e poco altro. Servono solo un paio d’ore per la visita, non saltate questa deviazione del vostro viaggio.
Civita di Bagnoregio: storia.
Come spesso in questa zona, la fondazione del centro di Civita è avvenuto da parte degli etruschi, circa 2500 anni fa. Anticamente si accedeva al centro attraverso cinque porte, delle quali ne resta solo una, quella di Santa Maria. Le altre sono state distrutte dai crolli conseguenti all’erosione.
Degli etruschi restano anche le opere di canalizzazione e regimazione idraulica, successivamente ampliate dai romani. Infatti il problema dell’erosione era noto fin dall’antichità e ha sempre richiesto opere di contenimento. I romani arginarono i fiumi e misero in atto interventi per limitare i danni dovuti ai sismi che periodicamente colpivano l’area.
Il problema è che, in epoca moderna, si cominciò a trascurare questo aspetto e il degrado prese il sopravvento. La continua erosione del suolo portò all’abbandono del vecchio centro, fino alla ripresa turistica attuale.
Civita di Bagnoregio: cosa, come e quando.
Cosa vedere a Civita? Essa stessa. Passeggiare fra le case del vecchio borgo. Fotografare, prima di tutto con la mente, le forme, i materiali, per comprendere come si viveva in questo paese. Il borgo è piccolo, ma c’è tutto. La chiesa, il campanile, la piazza centrale, la porta di ingresso, le viuzze, le vecchie botteghe e le case con piccoli cortili, il tutto in un continuo saliscendi.
Come? Ovviamente a piedi, senza una meta precisa. Lasciatevi ispirare da quello che vi trovate davanti. Deviate verso i numerosi affacciamenti sulla valle circostante. Infilatevi nei cortiletti semiabbandonati. In ogni caso in poco tempo avrete girato il paese.

Quando andare? Quando volete, o meglio quando passate in zona, magari dopo la visita della più che splendida Orvieto. Formalmente in un’altra regione, ma vicinissima. Solo qualche decina di minuti in auto, passando per strade assolutamente tranquille, immerse nelle campagne di questa bella parte d’Italia. Forse non con i paesaggi della Val d’Orcia, ma che sicuramente vi appariranno gradevoli e rilassanti.
Per visitare Civita di Bagnoregio vanno bene tutte le stagioni. Quello che invece servirebbe è una bella giornata di sole, per riuscire a tornare con belle foto, ma non fatevi fermare da qualche nuvola. Diciamo che sarebbe da evitare la pioggia. Qui non si viene per i musei, ma per passeggiare. Evitate, se possibile, i periodi più affollati, come il centro della stagione estiva, o in generale i festivi.
Le grotte Antica Civitas.

Nei giorni con maggior flusso turistico è aperta la Antica Civitas, che comprende la visita di alcune grotte etrusche arredate con utensili tipici. Non c’è molto da vedere, ma costa solo 1 euro e all’ingresso ti dicono che vi sono state girate alcune scene del film “Pinocchio”. Le cavità da vedere sono pochissime, ma abbastanza carine. C’è anche una vista sulla valle circostante.
Civita di Bagnoregio: organizzare la visita.
Come arrivare ovviamente dipende dalla vostra posizione, ma non costituisce mai un problema. Da sapere c’è invece come e dove parcheggiare l’auto all’arrivo. Per prima cosa, non fermatevi al parcheggio indicato. Lo troverete indicato verso destra sulla stradina di arrivo.
Il Belvedere.
Proseguite invece dritti dove è indicato il Belvedere. Perché? Il motivo, anzi i motivi, sono due. Intanto c’è comunque un parcheggio, anche se in alta stagione probabilmente sarà pieno. Se non c’è posto tornate al parcheggio principale, ma poi tornate comunque al belvedere a piedi. Il parcheggio è a tempo e occorre digitare il numero di targa. Vi consiglio di pagare per due ore.
Il primo vero motivo per arrivare fino qui è che il Belvedere è il posto ottimale per le foto del borgo. Se avete un cavalletto, quello è il posto per usarlo. Fate numerose foto, con diverse inquadrature, per poter scegliere le migliori. Le foto fatte dall’inizio del ponte sono meno valide perché ci si trova più in basso e si vede molto meno. Questo è anche il posto giusto per i classici selfie.

Il secondo motivo è che, espletata questa operazione, potrete scendere sulla strada che porta a Civita senza tornare indietro. Una scala ben indicata vi condurrà sul percorso. Proseguite fino all’inizio del ponte. Qui dovrete pagare l’ingresso al borgo, presso l’apposito chiosco.
La salita al borgo sembra ripida, ma è breve e senza problemi per chi non ha seri problemi di deambulazione. Può capitare di incrociare mezzi a motore. Di solito piccoli trattori utilizzati per la manutenzione, o motorini dei residenti. A questi è riservato il piccolo parcheggio che si trova all’inizio del ponte. Su questo, data anche la limitata larghezza, non transitano auto o altri mezzi con sagoma simile o maggiore.
La strada chiusa.
Nei giorni di maggiore affollamento, quando i parcheggi sono pieni, o quando la strada del paese utilizzata per arrivare a Civita è chiusa per qualche motivo, viene posto un divieto direttamente alla rotatoria che si trova arrivando nel centro di Bagnoregio. Questo accade anche nei giorni festivi del periodo natalizio.
In questi casi si viene invitati a parcheggiare in Piazzale Battaglini, che si trova a fianco della strada per chi arriva da Orvieto, vicino al distributore di carburanti. Il parcheggio è a pagamento con le solite colonnine automatiche, dove va inserito anche il numero di targa. Attenzione a non scambiare la colonnina per le moto con quelle delle auto. Sono due cose diverse. Di solito è operativo un ufficio informazioni, dove non vi diranno che chi conosce la strada arriverà comunque ai soliti parcheggi, posti molto più vicini a Civita. Sarete invece invitati ad andare a piedi. Il percorso è di quasi due chilometri.
I servizi pubblici.
Da Piazzale Battaglini, dove c’è il parcheggio, c’è un servizio di autobus che porta al Belvedere. Per chi non vuole o non può camminare molto è una buona soluzione. In generale però il percorso è una semplice passeggiata e un modo come un altro per sgranchire le gambe. Se lo utilizzate, potrete acquistare il biglietto a bordo.
Per i maniaci delle “app“, c’è anche quella con tutte le informazioni sulla visita di Civita, come alberghi, ristoranti, negozi e servizi. Io non l’ho utilizzata perché la ritengo superflua.
Informazioni.
Trovate alcune informazioni sull’apposita pagina del Comune di Bagnoregio. Per la verità non molto. Si può anche acquistare una Travel Card, che offre una audioguida, l’ingresso all’Antica Civitas, sconti e degustazioni di prodotti tipici. Anche in questo caso non l’ho ritenuta utile, ma magari a qualcuno può interessare.
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