
I punti migliori per vedere Barcellona dall’alto sono il Tibidabo e Montjuic. Il primo appena fuori la città, mentre il secondo è ormai inglobato al suo interno. Vediamo cosa sono, dove sono e cosa si può fare.
Cominciamo.
A Barcellona le attrazioni per il visitatore non mancano certamente. Non solo Sagrada Familia, ma anche molto altro, compresa la vita sulla spiaggia e gli ottimi ristoranti. Ma ci sono cose interessanti anche fuori, come il Monastero di Montserrat, o punti panoramici per godersi la città dall’alto e trascorre qualche ora in tranquillità, senza il fastidio del traffico, che in centro non manca di certo. Vi propongo il Tibidabo e Montjuic.
Barcellona dall’alto: il Tibidabo.
Certamente meno famoso di Montserrat, il Tibidabo è però un luogo che coniuga la vicinanza alla città, alla tranquillità delle località collinari. Si può respirare un’aria meno inquinata del centro urbano, senza allontanarsi troppo e poi si può apprezzare la vista di Barcellona dall’alto. La forte vicinanza al centro rende perfettamente leggibile tutta l’area urbana, da est o ovest, dalle pendici della collina fino al mare.
Diciamo che il Tibidabo è una sorta di terrazza panoramica, o il piano attico di Barcellona. Posizionato su una delle colline che fanno da cornice alla città, con i suoi 512 m di quota non è né troppo alto, né troppo basso. Insomma sembra fatto apposta per vedere Barcellona dall’alto.
Origine del nome.
“Haec omnia tibi dabo si cadens adoraberis me“. Questa famosa frase del Vangelo, che si narra sia stata pronunciata da Satana rivolta a Gesù, è alla base del nome Tibidabo. Si narra infatti che sia stata pronunciata in cima a un monte con ampia vista sui territori circostanti (tutto questo io ti darò se ti prostri e mi adori), proprio come appunto al Tibidabo. Personalmente ritengo il paragone un po’ azzardato. Pensate se per ogni luogo elevato, con ampia vista, si facessero accostamenti di questo tipo. Il mondo sarebe pieno di “Tibidabi”. In ogni modo, questa è la motivazione ufficiale.
Cosa vedere.
Al Tibidabo si viene soprattutto per qualche ora di tranquillità, per vedere Barcellona dall’alto, ma c’è anche qualcosa interesssante, come il Temple del Sagrat Cor, o divertente come il Parc d’Atraccion.
Il Temple del Sagrat Cor.
Questa chiesa fu realizzata per creare una corrispondenza con quella del Sacro Cuore di Parigi. In effetti, aspetto e posizione elevata sono caratteristica di entrambe, anche se le differenze restano notevoli. Il nesso comunque c’è. Alla fine dell’800 correvano voci riguardo alla costruzione, sulla collina del Tibidabo, di un tempio protestante, con annessi hotel e casinò. Un gruppo di cattolici decise allora di acquisire la proprietà e darla a San Giovanni Bosco, che era in visita a Barcellona.

Da lui venne l’idea di dedicare un tempio al Sacro Cuore di Gesù, seguendo una moda di allora, sostenuta dal Papa Leone XIII, che aveva portato alla costruzione dell’omonima chiesa romana, nonché al più famoso edificio parigino.
Il progetto subì notevoli ritardi a causa della contemporanea idea di costruire un osservatorio astronomico proprio in quel punto. Questo fu poi realizzato in una collina vicina e la chiesa fu realizzata fra il 1902 e il 1961. Gli edifici in effetti sono due, una sopra l’altro.
Quello inferiore ha l’aspetto di una fortezza romanica, mentre quello superiore è una classica chiesa neogotica. Anche i materiali e quindi il colore esterno sono del tutto diversi. Pietra di Montjuic (dal colore giallino) per il primo e pietra bianca per il secondo.
La visita.
La cripta inferiore è quella con gli interni più riccamente decorati, con le pareti e le volte rivestite di alabastro e impreziosite da mosaici. Si può anche scendere in una cappella scavata nelle rocce sottostanti, anche questa decorata con marmi, mosaici e dipinti.
Due scaloni laterali simmetrici portano alla chiesa superiore. Questa punta più sull’imponenza, con un notevole sviluppo in altezza, e la cosa la rende, a mio avviso, un po’ troppo fredda e con aspetto troppo moderno.

Dalla terrazza posta sopra la parte inferiore si ha una bellissima vista su tutto il teritorio circostante. Dalla città spuntano in bella evidenza la Torre Glòrries e la vicina Sagrada Familia. Voltandosi verso la chiesa, anche da vicino, si vede la statua del Cristo dominare dall’alto tutto il complesso. Il colore dell’opera testimonia il diverso materiale della sagoma con le braccia aperte, ovvero il bronzo.
Il Parc d’Atraccion.
Il parco giochi del Tibidabo ha più attrazioni di quello che sembrerebbe a prima vista, anche se non può reggere il confronto con quelli più famosi. Le attrazioni tradizionali, come la classica ruota panoramica, in un luogo elevato come questo risultano ancora più efficaci. Sembra che ai cittadini di Barcellona piaccia divertirsi in questo parco nei giorni di festa e vengano più che altro per questo. Io ribadisco la mia opinione che al Tibidabo è bello venire per la tranquillità, il belvedere e per godersi una birretta, in uno dei bar che si trovano nella piazzetta antistante la bella facciata della basilica. Ma a prescindere dalle preferenze, il luogo mi sembra comunque una buona scelta.
La storia del parco ha origini lontane. Già all’inizio del secolo scorso iniziarono i lavori e fu costruita la linea di tram detta “Tram Blau“, ovvero tram blu e la funicolore, la prima di tutta la Spagna. Quindi non si può dire che il parco sia una trovata moderna, ma sicuramente fa parte della storia di Barcellona.

Dei punti elevati dei dintorni di Barcellona, la terrazza del Parc d’Atraccion del Tibidabo è probabilmente quello dal quale si vede meglio la città, grazie all’altezza combinata con la vicinanza. La terrazza del parco risulta il punto migliore per una vista di Barcellona dall’alto perché, rispetto a quella del tempio, presenta meno ostacoli interposti.
Potete trovare molte informazioni sul parco e sui mezzi per raggiungerlo sul sito del Tibidabo, dove si possono fare le prenotazioni, con o senza i mezzi di trasporto per arrivarci.
Come arrivare.
Le alternative sono diverse. Alcune più comode e altre più turistiche.
In auto.
Al Tibidabo si arriva facilmente e rapidamente in auto. Per la verità, se non si è del luogo, trovo difficoltoso trovare il percorso giusto, ma con un navigatore si risolve il problema. All’arrivo si trovano ampi parcheggi (a pagamento) con casse automatiche.
Con la funicolare (+ bus o tram).
Questo modo di arrivare coniuga una discreta comodità ad aspetti più turistici. La funicolare del Tibidabo risale infatti all’epoca delle prime opere del parco. Oggi è stata resa più moderna da carrozze dalla linea futuristica, che consentono di trasportare più passeggeri contemporaneamente e con migliore vista panoramica durante il tragitto. Il nome della carrozza è infatti “Cuca de Llum“, che in catalano significa “verme”.
Bus per la funicolare.
Alla stazione di base della funicolare si può arrivare in diversi modi. Il più pratico è prendendo uno dei Tibibus, che arrivano lì con partenza da diversi punti della città. Il T2A parte dalla Estació del Nord (Carrer d’Alí Bei, 80). Il T2B parte dal Sant Genis Car Park (proprio davanti all’ospedale Vall d’Hebron), mentre il T2C parte da Plaça Kennedy.
In quest’ultima piazza si può arrivare con la linea L7 della metro e, se ancora in funzione, si può prendere anche il vecchio Tram Blau, in uso solo per scopi turistici fino alla stazione di base della funicolare del Tibidabo. Questa linea storica di tram mi risulta essere ancora attiva, ma temporanemantre sospesa nel momento in cui scrivo, a causa di lavori di riammodernamento. Se vi interessa potete informarvi sul sito della Tramvia Blau.
Fate attenzione che i vecchi tram blu sono ormai solo un’attrazione turistica e il prezzo del biglietto è svincolato da ogni altri tipo di abbonamento ai mezzi della città. Inoltre e per lo stesso motivo sono attivi solo in certi orari e giorni, come anche i Tibibus. La distanza fra la metro e la funicolare, in Av. de Tibidabo, non è più di un chilometro e si può fare a piedi.
In solo bus.
Il bus 111 arriva al Tibidabo, ma ha un percorso fuori dal centro che difficilmente è utilizzabile dal turista. In generale sono da preferire le altre alternative, a meno che non siate disposti a un paio di cambi di linea e a prendere la Funicolare di Vallvidrera.
Con i bus Hop-on Hop-off.
Ormai molto popolari in tutte le località turistiche, consentono di coniugare la visita della città con il raggiungimento di punti particolari, come appunto il Tibidabo. Si sale e si scende quando si vuole e soprattutto per i tratti che interessano.
Questo va anche al Tibidabo:
Informatevi bene sul percorso e sulle possibili varianti.
Per chi vuol essere originale.
Le strade per il Tibidabo sono tipiche strade di collina, con molte curve. Può essere divertente percorrerle in vespa o magari … in Ferrari, visitando anche altre parti della città. Per esempio:
Informazioni per i trasporti pubblici di Barcellona.
Trovate tutte le informazioni aggiornate sui trasporti pubblici nei dintorni di Barcellona, oltre che in città, sul sito della TMB, comprese le tessere di abbonamento, come la Hola BCN o la Barcelona Card.
Barcellona dall’alto: Montjuic.
A dir la verità anche Montjuic ormai non è più esterno al nucleo cittadino, ma rimane un luogo a parte, che consente di sentirsi fuori dalla frenesia che ormai caratterizza tutta Barcellona. Stiamo parlando di una collinetta a ovest del centro che sovrasta il porto e le sue attività.
Si viene qui per passare qualche ora in pace, senza i rumori del traffico, magari con il propio cane, o per passare la serata in uno dei locali presenti. Anche in estate l’ombra non manca, grazie ai numerosi alberi presenti un po’ dovunque.

Storia.
Il nome deriva da un cimitero ebraico che si trovava qui. Letteralmente significa “montagna ebraica“. Il castello che domina la cima della collina, tutt’ora visitabile, fu usato per un lungo periodo come luogo di detenzione dei prigionieri politici. Ricordiamoci che la Spagna ha ritrovato la democrazia in tempi relativamente recenti.
Il luogo ha subito degli interventi di riqualificazione in occasione sopratutto dell’Esposizione Universale del 1929 e soprattutto delle olimpiadi del 1992, che gli ha conferito l’aspetto che oggi vediamo.
Cosa vedere.
Come detto si tratta di un luogo dove si viene soprattuto per stare un po’ tranquilli, ma ci sono anche alcune cose interessanti da vedere. Una di queste è il castello del XVII secolo. Le mura sono ben conservate e si possono ancora vedere i vecchi cannoni utilizzati per la difesa della città. Anche se con ridotto sviluppo in altezza, mantiene l’aspetto di un vecchio maniero, grazie al fossato che lo circonda. All’interno si può visitare un museo militare.

Nella parte ovest si trovano gran parte degli edifici che ospitarono le olimpiadi del 1992, compreso lo stadio olimpico. Vicino al complesso olimpico c’è il giardino botanico specializzato in piante mediterranee. Non mancano alcuni musei e, come detto, alcuni locali.
Per quanto riguarda il panorama, diciamo che lo sguardo spazia bene verso il porto e un po’ meno bene verso la città. I numerosi ostacoli presenti, soprattutto alberi, schermano molto la vista. Tuttavia ci sono alcuni punti dove si può ammirare Barcellona dall’alto. Uno di questi è una tranquilla piazzetta con una fontana, dove gironzolano soprattutto famiglie con bambini e proprietari di cani.
Come arrivare.
Ci sono due modi per venire a Montjuic, oltre che a piedi. Il primo è ovviamente in auto. La salita dura pochi minuti, perché la collinetta è decisamente di dimensioni ridotte. Se si perde tempo è solo per il traffico cittadino intorno a questa. Parcheggi ce ne sono molti, anche di generose dimensioni.
Il secondo modo è la funivia. Quella che sale a Montjuic sembra proprio identica a quelle che si vedono sulle piste da sci. Se si scatta una foto con l’inquadratura giusta, in pieno inverno, probabilmente non si vede la differenza.
A mio avviso non è di grande utilità perché copre solo un breve tratto e un piccolo dislivello. Va bene solo per evotare di camminare in salita per alcune centinaia di metri, magari sotto il sole estivo.
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